È uscita la dodicesima edizione della guida di Greenpeace alle Greeer Electronics .
Le valutazioni sono effettuate in base alle sostanze chimiche contenute nei prodotti elettronici, alle politiche rispetto all’ e-waste e all’impiego di energie rinnovabili . Inoltre, ai fini del voto di Greenpeace sembra avere un valore preminente l’impegno dichiarato dalle aziende.
Nokia rimane al primo posto come nel report precedente, con un punteggio di 7,5 su 10, in particolare per la sua politica di raccolta dei vecchi cellulari, con quasi 5mila punti di raccolta sparsi in 84 paesi, nonché per l’impiego di energie rinnovabili (oggi il 25 per cento del totale, in crescita fino al 50 entro il 2010)
Supera il 7 anche Samsung , premiata per i nuovi schermi LCD senza PVC ed i cellulari parzialmente senza BFR e lo sviluppo di schede di memoria e semiconduttori senza alogeno.
Modesto il piazzamento di Apple , ferma come l’anno scorso a 4,7 punti nonostante la pubblicità sulla sua vocazione verde .
La Mela, anche se più verde degli antagonisti Dell, HP e Microsoft (tutti sotto i 4 punti), e anche se ha eliminato (come si era impegnata a fare) BFR e (quasi del tutto) PVC, deve, secondo Greenpeace, impegnarsi a stabilire nuove scadenze per l’eliminazione di ulteriori sostanze dannose e per l’utilizzo di materiali riciclati (in particolare la plastica).
Ultimi posti per le giapponesi Fujitsu e Nintendo . La prima soprattutto per la presenza di numerose sostanze nocive nei prodotti e l’impegno di eliminare PVC e BFR preso solamente per quanto riguarda la produzione di PC. La seconda prende “1 su 10” soprattutto per la mancanza di politiche per l’e-waste e l’aumento dell’emissione di gas serra.( C.T. )