Alle moltitudini connesse è affidato il compito di tutelare i propri diritti e le proprie libertà, di vigilare sulle cortine censorie fatte calare in rete da stato e mercato. Lo strumento è una piattaforma partecipata per greggi di netizen, end intelligenti di una rete non sempre neutrale.
Filtri e sorveglianza, traffico sequestrato e dirottamenti: se il netizen si imbatte in un ostacolo si rivolge ai propri contatti per tentare di comprendere la natura del problema che impedisce di accedere a una risorsa online. Herdict , un gioco di parole che potrebbe tradursi in verdetto del gregge , un progetto condotto dal Berkman Center dell’università di Harvard, ha l’obiettivo di estendere su scala globale questo intessersi di consultazioni fra utenti e di mettere a frutto la loro partecipazione per individuare gli ostacoli che impediscono ai cittadini di esercitare la libertà di esprimersi e di informarsi.
Non c’è ragione di credere che le pecore siano animali ottusi, spiegano dal Berkman Center: brucano sparpagliate e tendono a convergere in un gregge solo nel momento in cui incombe il pericolo di un predatore. Ha senso aggregarsi nel momento in cui è necessario affrontare una minaccia, ha senso agire compatti se la cooperazione consente di stanare censure e filtri: servirà a studiare l’operato di governi e aziende , servirà a conoscere il predatore e a distinguere i disservizi dalle censure.
Herdict consegna ai cittadini della rete gli strumenti per convergere: l’ add-on per Firefox messo a disposizione dal Berkman Center è il canale attraverso cui scorrono le segnalazioni. L’add-on, anche se il netizen non inoltra alcun report relativo ai siti che percorre, monitora le sessioni di navigazione e per ogni URL visitata, qualora ci siano altri netizen che abbiano inviato delle segnalazioni a riguardo, restituisce un riscontro basato sui verdetti del resto del gregge. Verdetti parziali che è possibile inoltrare anche attraverso una pagina dedicata , nella quale è possibile visualizzare una URL e comunicare e dettagliare eventuali disservizi. Le segnalazioni, opportunamente rese anonime, confluiscono nel database organizzato dal Berkman Center.
A differenza di quanto osservavano gli stessi ricercatori del Berkman Center riguardo ad altri strumenti per monitorare e tracciare le censure, i dati raccolti con le segnalazioni del gregge connesso non verranno venduti a pagamento o esposti ad abusi. Sono messi a disposizione dei cittadini della rete con la massima trasparenza, è probabile vadano ad arricchire la documentazione della Open Net Initiative , che da anni traccia mappe e report di filtraggi e censure.
Gaia Bottà