OpenAI si trova ad affrontare nuove sfide dopo le recenti dimissioni di un altro dipendente, Gretchen Krueger, che ha espresso preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alle politiche dell’azienda. Questa notizia arriva sulla scia delle dimissioni di due dirigenti di alto profilo, Ilya Sutskever e Jan Leike, che gestivano il team di ricerca sulla sicurezza Superalignment, ora sciolto.
Le dimissioni di Gretchen Krueger e le sue preoccupazioni
Mercoledì, Gretchen Krueger ha annunciato in un post su X di aver lasciato OpenAI il 14 maggio, sottolineando che non è stata una decisione facile. Krueger ha condiviso le preoccupazioni espresse da Sutskever e Leike, aggiungendo anche alcune considerazioni personali. Secondo l’ex ricercatrice, è necessario fare di più per migliorare i processi decisionali, la responsabilità, la trasparenza, la documentazione, l’applicazione delle politiche e la cura con cui viene utilizzata la tecnologia, oltre a mitigare gli impatti sulle disuguaglianze, sui diritti e sull’ambiente.
In un altro post, Krueger ha ribadito il suo impegno personale nel fare in modo che le legittime critiche e preoccupazioni su OpenAI non vengano minimizzate creando conflitti tra i critici, ma vengano invece ascoltate per spingere l’azienda ad una maggiore responsabilità.
Le dimissioni di Ilya Sutskever e Jan Leike
La scorsa settimana, lo scienziato capo e cofondatore Ilya Sutskever ha annunciato le sue dimissioni, seguito dal dirigente Jan Leike. I due erano a capo del team Superalignment, che aveva il compito di costruire delle salvaguardie per evitare che l’intelligenza artificiale generale diventasse un’arma illegale.
Leike ha criticato OpenAI accusandola di dare più importanza a creare prodotti accattivanti e di successo commerciale, ma potenzialmente rischiosi, piuttosto che concentrarsi seriamente su come rendere l’AI sicura e allineata ai valori umani.
In parole povere, la Krueger vuole evitare che OpenAI divida e indebolisca coloro che ne mettono in discussione il potere, impegnandosi personalmente per una maggiore responsabilità dell’azienda.
Altre dimissioni nei mesi precedenti
Le recenti uscite di scena dei dipendenti di OpenAI seguono quelle di altri due ricercatori sulla sicurezza, Daniel Kokotajlo e William Saunders, che si sono dimessi nei mesi scorsi per motivi simili. Kokotajlo ha dichiarato di aver perso la fiducia nel fatto che OpenAI si sarebbe comportata in modo responsabile in relazione all’AGI (Intelligenza Artificiale Generale).
Al momento, OpenAI non ha rilasciato commenti ufficiali riguardo alle recenti dimissioni e alle preoccupazioni sollevate dai suoi ex dipendenti. Tuttavia, queste turbolenze interne potrebbero avere un impatto significativo sulla percezione pubblica dell’azienda e sulla sua capacità di affrontare le sfide legate alla sicurezza e all’etica nell’ambito dell’intelligenza artificiale.