Napoli – Beppe Grillo ha dissotterrato ancora una volta l’ascia di guerra contro un’azienda telefonica per, dice, “difendere i diritti dei consumatori”. Questa volta ad essere “presa in castagna” è Omnitel : secondo Grillo ci sono delle discrepanze decisamente sospette nella gestione delle “ricariche” delle carte telefoniche prepagate, utilizzate dagli utenti del gestore di telefonia mobile.
Grillo, che ha portato il tutto dinanzi all’ Authority per le TLC , ritiene infatti che tra il credito residuo che l’utente può leggere sul suo telefonino e quello che risulta dai computer della rete Omnitel c’è una costante diversità che si risolverebbe in spese maggiorate e impreviste per l’utente. Si tratta di una questione già sollevata in passato ma questa volta, grazie alla popolarità di Grillo, si può sperare che venga fatta luce dall’Autorità competente. Grillo ne chiede l’intervento e l’irrogazione delle “giuste sanzioni”.
A poche ore dall’annuncio dell’indagine, Omnitel ha reagito sostenendo che “i sistemi di addebito delle carte prepagate sono precisi, controllati costantemente e da sempre hanno superato le periodiche veriche che aziende leader come Omnitel ovviamente compiono di continuo”. L’azienda si è detta pronta a “rispondere con maggior dettaglio nelle sedi opportune, una volta valutati i contenuti della denuncia all’Autorità”. Inoltre: “Eventuali disallineamenti tra il credito al cliente e l’indicazione presente sul display sono stati gestiti e risolti con la cortesia, la competenza e la trasparenza sulla quale l’azienda ha sempre basato il proprio rapporto con il mercato”.
Senza voler fare sofismi, “eventuali disallineamenti” assieme al “sono stati risolti” compongono una frase che sembra dire: “Chi parla non sa se questo è vero; ma se lo è, la cosa è risolta ed anche bene”. Una replica “maldestra”?
In una nota dell’ACU si legge che “l’iniziativa di denuncia vuole sottolineare come il grande settore della telefonia stia diventando il luogo preferito per i nuovi attacchi alla tasca degli ignari utenti e sempre maggiori sono le truffe legate ad internet, e sono ritornate anche le vecchie linee erotiche con tutte le abituali conseguenze in termini di addebiti non dovuti e successivi distacchi di linea”.
Anche per questo l’azione di Grillo, coadiuvata anche da Giuseppe D’Ippolito dell’ACU (Associazione Consumatori Utenti), tende soprattutto a far approvare dall’Autorità la Carta dei diritti dei consumatori. Dice Grillo: “Dalle centinaia di lettere che ricevo quotidianamete dal mio pubblico, ho un panorama veramente incredibile del mondo della telefonia. E allora io dico: nell’anno del Giubileo, della richiesta di perdono del Papa, e proprio quando anche Brusca si è pentito, telefonici di tutta Italia: pentitevi anche voi e raccontate quanto si combina dietro il mondo delle strafiche della pubblicità”.
Intanto dall’Autorità, Giuseppe Corasaniti, che si occupa dei contenziosi, ha confermato che si aprirà una indagine a carico di Omnitel: “Su quanto denunciato da Grillo apriremo immediatamente un accertamento. Oggi stesso chiederemo alla società una spiegazione sui fatti contestati”. Per quanto riguarda la Carta dei Diritti, secondo Corasaniti ci si arriverà entro al massimo due mesi.