Grok o ChatGPT? I pregi e i difetti dei due popolari chatbot

Grok o ChatGPT? I pregi e i difetti dei due popolari chatbot

Confronto tra ChatGPT vs Grok. Quale chatbot AI scegliere per creatività, affidabilità e velocità. Un'analisi completa.
Grok o ChatGPT? I pregi e i difetti dei due popolari chatbot
Confronto tra ChatGPT vs Grok. Quale chatbot AI scegliere per creatività, affidabilità e velocità. Un'analisi completa.

Molti utenti ormai si sono affezionati a ChatGPT e non lo cambierebbero per nulla al mondo. Sarà per la sua precisione chirurgica, per la capacità di non perdere mai il filo del discorso o per quel suo modo così accademico di esprimersi. Ma si sa, l’abitudine non è sempre positiva, a volte bisogna uscire dalla comfort zone per scoprire alternative potenzialmente valide – o almeno di confermare che, in fondo, la strada già conosciuta è davvero la migliore.

ChatGPT vs Grok: due visioni contrastanti dell’AI conversazionale

ChatGPT in effetti, non potrebbe essere più diverso da Grok, e volutamente. Il chatbot di xAI (l’azienda AI di Elon Musk, nemico giurato di OpenAI). ChatGPT e Grok rappresentano due approcci profondamente diversi all’intelligenza artificiale conversazionale, che riflettono le filosofie divergenti delle aziende e dei leader che li hanno creati.

ChatGPT, sviluppato da OpenAI, ha un approccio più prudente e ponderato. Punta sulla sicurezza e sull’utilità, con risposte misurate e generalmente caute. In netto contrasto, Grok, creato da xAI (l’azienda di Elon Musk), si presenta come deliberatamente irriverente, provocatorio e “senza filtri”, in linea con l’approccio dell’eclettico miliardario. Il modello si vanta apertamente di avere meno limitazioni rispetto ai competitor e di poter affrontare temi che altri sistemi AI rifiuterebbero di trattare.

Ed effettivamente, è così. OpenAI ha inserito nei suoi modelli numerosi guardrail etici, per limitare l’accesso a contenuti controversi o sensibili. Grok invece, adotta una politica molto più permissiva. Risponde anche a quelle domande che ChatGPT, per esempio, rifiuterebbe per motivi di sicurezza o responsabilità.

Punti di forza di ChatGPT

1. La precisione delle risposte

ChatGPT non spreca una parola. Il suo tono è sempre chiaro e puntuale, anche di fronte a domande complicate. Non ha la tendenza a divagare, ma va dritto al punto. Grok, invece, è più estroso. Certo, le sue risposte sono brillanti e piene di verve, ma a volte gli parte l’embolo creativo e finisce per divagare con metafore e battute che non sempre centrano il bersaglio. La creatività può essere sicuramente una risorsa preziosa, ma ci sono contesti, come quello lavorativo, dove la chiarezza e il tono contano più dell’estro. Ed è in quei momenti che si rimpiange la sobrietà di ChatGPT.

2. La capacità di seguire il filo del discorso nelle conversazioni complesse

Una delle cose che gli utenti apprezzano di più di ChatGPT è la sua capacità di non perdere il filo del discorso, anche se le conversazioni sono complesse. Quando si affrontano argomenti complicati, ChatGPT riprende senza sforzo dal punto dove si era rimasti, collegando idee e colmando lacune senza bisogno di continui richiami. Anche se la discussione salta da un tema all’altro, riesce a mantenere coerenza e fluidità.

Grok su questo aspetto fa un po’ penare. Sarà per la sua indole più istintiva, ma a volte negli scambi finisce per smarrirsi, costringendo a fare il punto della situazione o a chiarire concetti che si davano per assodati. Certo, la sua freschezza è stimolante, ma quando si deve portare a casa il risultato, la solidità di ChatGPT è dura da battere.

3. L’attribuzione più puntuale delle fonti

Un altro punto a favore di ChatGPT è il suo rigore nell’indicare da dove pesca le informazioni. Che si tratti di riferimenti espliciti o di indizi contestuali, con lui si ha sempre la sensazione di sapere su che basi si fonda il suo ragionamento. Certo, non è infallibile, ma almeno fornisce gli strumenti per verificare e approfondire.

Grok, su questo fronte, è un po’ più fumoso. Le sue risposte arrivano rapide e con grande autorevolezza, ma non sempre è chiaro se siano frutto di ricerche solide, di consenso generale o semplicemente di un’elaborazione statistica dei dati a disposizione. E dato che molte delle sue fonti provengono da X (ex Twitter), la loro affidabilità può essere discutibile.

4. I riassunti strutturati

Quando si sottopone un documento corposo o una trascrizione caotica, ChatGPT è un vero mago nel catturare l’essenza, riorganizzando i concetti in modo logico e ben strutturato. Schemi, elenchi puntati, tabelle: con il chatbot di OpenAI anche il materiale più ostico diventa subito più digeribile.

Grok, pur nella sua rapidità di elaborazione, non sempre riesce a essere altrettanto ordinato. I suoi riassunti, per quanto brillanti, a volte finiscono per perdere di vista dettagli importanti o per formulare concetti in modo troppo vago. E quando bisogna muoversi velocemente, la chiarezza e la struttura (più che l’inventiva) fanno la differenza.

Punti di forza di Grok

1. Non è troppo formale

Il rigore di ChatGPT a volte sfocia in una formalità eccessiva che può essere soffocante. Sarà perfetto per stendere documenti ufficiali o piani dettagliati, ma quando si tratta di pensare fuori dagli schemi, la sua “attitudine aziendale” può essere un freno.

È qui che Grok dà il meglio di sé. Con la sua verve dirompente e la sua apertura mentale, è il compagno ideale per le sessioni creative, quelle in cui si ha bisogno più di una scintilla che di una risposta preconfezionata. Certo, a volte esagera con le stranezze, ma è proprio questo suo lato eccentrico che lo rende prezioso.

2. Evita spiegazioni non necessarie

Un altro aspetto in cui Grok ha decisamente una marcia in più, è la sua capacità di andare al sodo senza troppi giri di parole. Mentre ChatGPT a volte si perde in spiegazioni estenuanti di concetti base, come se dovesse sempre partire da zero, Grok dà per scontato un certo livello di conoscenza e va dritto al punto. E questo, fa risparmiare un sacco di tempo ed energie.

3. Il generatore di immagini Aurora

Attualmente, la generazione di immagini di ChatGPT si divide tra due tecnologie: GPT-4o e DALL-E 3. L’aggiornamento di marzo, ha potenziato notevolmente le capacità di GPT-4o, migliorando significativamente la qualità dei risultati, sebbene a costo di tempi di elaborazione più lunghi. La questione principale riguarda l’accesso: gli utenti gratuiti di ChatGPT possono utilizzare GPT-4o solo per un numero limitato di generazioni, dopodiché vengono reindirizzati a DALL-E 3, che però offre prestazioni nettamente inferiori.

Al contrario, Grok può contare su Aurora, un generatore gratuito che genera immagini nitide, realistiche e coerenti con le richieste. Sarà che DALL-E 3 ormai è un po’ datato, ma i suoi limiti nella gestione dei dettagli e nella resa fotorealistica sono evidenti. E non parliamo della sua imprevedibilità: a volte non riesce nemmeno a produrre un’immagine decente. Aurora, invece, è una garanzia: flessibile, preciso e sempre sul pezzo.

4. Non teme gli argomenti controversi o sensibili

Infine, c’è la questione dei temi sensibili. ChatGPT, si sa, è sempre molto cauto quando si tratta di affrontare argomenti controversi. Che si parli di politica o degli dei robot che rubano il lavoro, le sue risposte sono di solito piene di numerosi disclaimer o frasi fatte per non scontentare nessuno.

Il chatbot di xAI, invece, non ha paura di esporsi. Certo, non si lancia in filippiche incendiarie, ma di certo non ha peli sulla lingua. Affronta le questioni complesse con schiettezza e senza troppi giri di parole, il che rende le conversazioni più profonde e stimolanti. E in un mondo sempre più polarizzato, questa capacità di andare oltre le semplificazioni, a volte può esere un valore aggiunto.

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Pubblicato il
28 apr 2025
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