Nei giorni scorsi, Elon Musk ha annunciato l’esordio di Grok, un chatbot basato sul modello Grok-1 e riservato agli utenti di X (Twitter) che hanno sottoscritto l’abbonamento Premium+: come accedere al servizio dall’Italia? È la domanda che si stanno ponendo in molti, curiosi di poter mettere alla prova le abilità di questa intelligenza artificiale che sfida ChatGPT e le altre alternative di un ambito sempre più popolato. Vediamolo insieme.
Grok: come accedere dall’Italia al chatbot di X
La pagina di riferimento è grok.x.ai. Lì è presente il pulsante “Sign in with X” che permette di effettuare il login. Una volta premuto, mostra il messaggio xAI Grok vuole accedere al tuo account X, chiedendo il permesso per procedere. Selezionando “Autorizza app”, però, ci si trova inevitabilmente di fronte a un avviso sull’impossibilità di andare avanti.
Grazie per il tuo interesse rispetto al nostro programma di accesso anticipato. L’accesso anticipato non è al momento disponibile nella tua località. Per favore, lascia il tuo indirizzo qui sotto se vuoi ricevere una notifica quando ti sarà consentito l’accesso.
L’unica opzione sembrerebbe dunque quella che passa dal lasciare il proprio indirizzo email e dall’attendere con pazienza la ricezione di un avviso. Il motivo è quello spiegato sul sito ufficiale: al momento, l’accesso anticipato è consentito solo dagli Stati Uniti. La soluzione è dunque l’impiego di una Virtual Private Network come quella fornita da NordVPN.
Effettuando la connessione a grok.x.ai attraverso un server statunitense, l’operazione va a buon fine e si entra a far parte della lista d’attesa per l’accesso anticipato a Grok. Ecco il messaggio mostrato.
Grazie per aver chiesto di entrare nel nostro programma di accesso anticipato. Stiamo gradualmente coinvolgendo più tester. Per favore, inserisci
Confermando il proprio indirizzo email, si otterrà infine la conferma dell’ingresso nella waitlist.
L’email è stata salvata. Riceverai una notifica quando ti avremo inserito nel nostro programma di accesso anticipato.
Requisiti per l’utilizzo di Grok
Come scritto in apertura, Grok è al momento accessibile solo a coloro che hanno sottoscritto l’abbonamento Premium+ di X, disponibile al prezzo mensile di 19,52 euro (o con tariffa annuale di 204,96 euro). Anche questo è dunque un requisito per l’utilizzo del chatbot. Durante la prima fase sperimentale, è inoltre necessario essere utenti verificati sulla piattaforma.
Una curiosità: il nome
Grok non è un nome scelto in modo casuale. Come confermato dallo stesso Elon Musk, si tratta di un neologismo della lingua inglese. Coniato negli anni ’60, è da allora legato a doppio filo alla cultura hippie e il suo utilizzo si è diffuso anche nell’ambito informatico. Secondo Wikipedia, il suo significato è avere assimilato pienamente il concetto
. In italiano è diventato groccare
.
La sua invenzione è attribuita all’autore Robert A. Heinlein, che lo ha utilizzato nel romanzo “Straniero in terra straniera” del 1961 per indicare l’equivalente nella lingua marziana di bere
in senso figurato.