Elon Musk non sta certo a rigirarsi i pollici… Secondo il Wall Street Journal, xAI, la sua azienda di intelligenza artificiale, si sta preparando a lanciare un’app autonoma del chatbot Grok. L’obiettivo è chiaro: dare del filo da torcere a OpenAI e al suo prodotto di punta: ChatGPT.
In arrivo app del chatbot Grok di xAI
Ironia della sorte, Musk è stato uno dei fondatori di OpenAI. Poi, però, le divergenze ideologiche con Sam Altman hanno preso il sopravvento e i due si sono allontanati. Ora, con xAI, il miliardario vuole creare una valida alternativa alla sua ex creatura.
Al momento, per accedere a Grok, che attualmente è in grado di generare le immagini con il modello Flux di Black Forest Labs, serve un abbonamento a X, la piattaforma di Musk. Ma le cose potrebbero cambiare presto. Stando ai rumors, xAI starebbe lavorando a un’app dedicata, che potrebbe vedere la luce già a dicembre. Si vociferava anche che starebbe testando una versione gratuita del chatbot, con alcune limitazioni (10 domande ogni due ore con il modello Grok-2, 20 con il Grok-2 mini e solo tre al giorno per l’analisi delle immagini, un account collegato al numero di telefono).
Ma le ambizioni di xAI non si fermano qui. Sembra che l’azienda sia coinvolta anche nelle funzioni di supporto clienti di Starlink, il servizio internet satellitare di SpaceX (altra creatura del magnate). Insomma, l’intelligenza artificiale made in Musk si fa strada su più fronti.
La corsa all’app: Grok cerca di colmare il gap
ChatGPT, Gemini di Google, Claude di Anthropic: tutti hanno già le loro app e prodotti gratuiti. Grok, invece, resta ancora un’eccezione. Ma se le indiscrezioni si riveleranno fondate, presto anche il chatbot di xAI avrà la sua app indipendente. E la sfida con OpenAI entrerà nel vivo.
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28 nov 2024