Aveva 19 anni quando nel 2006, studente presso l’Università della Florida, ha fondato la piattaforma musicale Grooveshark insieme al collega Sam Tarantino: Josh Greenberg nelle scorse ore è stato trovato esanime nella propria abitazione di Gainesville, in Florida.
Per ora le cause del decesso sono ignote, e la polizia locale riferisce che nulla suggerisce sia da attribuire ad un delitto o a un tentativo di suicidio. Anzi: la madre del 28enne ha ricordato come il giovane stesse vivendo un periodo di entusiasmi per certi progetti che aveva in cantiere, dopo il “sollievo” della chiusura dell’annoso caso Grooveshark, e la chiusura del sito stesso, che ha scelto di cedere alle rivendicazioni della major.
Grooveshark, prima di offrire musica in streaming, era cresciuto con un modello P2P, affidando agli utenti ( e ai dipendenti ) il compito di condividere brani per rimpinguare il proprio catalogo e il proprio pubblico, prima di proporsi all’industria della musica per accordi di licensing che non si sono però mai concretizzati appieno . La denuncia di Universal del 2011, a cui si sono associate Warner e Sony Music, è sfociata di recente nell’accordo stragiudiziale che ha scampato a Grooveshark un risarcimento che avrebbe potuto superare i 736 milioni di dollari.
Gaia Bottà