Milpitas (USA) – E’ un giorno di festa per Creative , multinazionale con sede a Singapore che produce hardware distribuito in tutto il Mondo ormai da molti anni. Infatti l’ Ufficio Brevetti degli Stati Uniti ha riconosciuto la paternità di Creative sulla cosiddetta interfaccia intuitiva per i lettori mp3. La stessa che ha reso ulteriormente popolari Steve Jobs e la sua Apple : si tratta proprio – sostengono ora fonti dell’industria – dell’interfaccia del software integrato sugli oltre venti milioni di iPod venduti in tutto il mondo.
La notizia è precipitata come un masso sull’azienda di Cupertino, già nell’occhio del ciclone dopo che il destino brevettuale di iPod è stato messo in discussione dall’entrata in gioco di un altro colosso, Microsoft . “Questo brevetto dissolve ogni pretesa da parte di Apple”, annuncia Craig McHugh, presidente della divisione USA di Creative.
Il brevetto – sostiene Creative – parla chiaro, e blinda ogni interfaccia che permetta di ” selezionare una traccia audio da una lista di canzoni, immagazzinate dentro un lettore multimediale portatile, capace di leggere le tracce in maniera sequenziale, gerarchizzata in categorie e sottocategorie “. Proprio in questi giorni, Apple sembra prepararsi al lancio di un nuovo iPod affiancato all’attivazione di un nuovo iTunes accessibile da telefoni mobili.
“Sono entusiasta del brevetto sul nostro lettore Zen”, sostiene Sim Wong Hu, CEO di Creative. “Il primo lettore multimediale portatile che utilizzava questa interfaccia fu il nostro NOMAD Jukebox MP3, disponibile sul mercato già dal settembre del 2000”, acclama soddisfatto. “iPod – ha dichiarato – è stato annunciato solo nell’ottobre del 2001, ben 13 mesi più tardi rispetto alla diffusione del nostro lettore brevettato”. Nonostante la vittoria di Creative abbia fatto il giro del mondo soltanto nelle scorse ore, l’approvazione del brevetto è datata 9 agosto .
Ed è così che Creative spera di riuscire ad impedire all’azienda di Steve Jobs di reclamare il primato sull’invenzione dei lettori mp3 come iPod. E, evidentemente, di renderla soggetta ad eventuali richieste da parte di Creative: Randy Gard, avvocato vicino ad Apple, suggerisce che è ancora troppo presto per parlare di licenze e denunce per violazione di brevetto . Una situazione indicata anche da McHugh: “Adesso dobbiamo esaminare tutte le varie possibilità che questo brevetto ci offre”, riferisce ai reporter di AP , senza dimenticare che verranno percorse anche ipotesi su “rimedi legali”.
Tommaso Lombardi