GroupM, advertising antipirateria

GroupM, advertising antipirateria

Il colosso della pubblicità online stila una blacklist di siti legati alla condivisione illecita dei contenuti. C'è The Pirate Bay ma anche Archive.org. Tagliati tutti i ponti relativi all'advertising web
Il colosso della pubblicità online stila una blacklist di siti legati alla condivisione illecita dei contenuti. C'è The Pirate Bay ma anche Archive.org. Tagliati tutti i ponti relativi all'advertising web

Una corposa lista nera , contenente più di 2mila siti web ritenuti legati alla condivisione di file in violazione del diritto d’autore . A stilarla e renderla pubblica sono stati i vertici della gigantesca società pubblicitaria GroupM , che ogni anno investe miliardi di dollari per conto di prestigiosi clienti del calibro di IBM, Universal, Paramount e della telco AT&T .

Il colosso statunitense dell’ advertising provvederà dunque a tagliare i ponti con una nutrita schiera di spazi web, che verranno di fatto privati della possibilità di caricare messaggi pubblicitari gestiti per conto di GroupM . Questa blacklist di domini è stata analizzata in esclusiva dalla testata specializzata TorrentFreak .

Non ha ovviamente destato grande sensazione l’inserimento di piattaforme ritenute crocevia di scambi illeciti di contenuti audiovisivi, tra cui The Pirate Bay e KickassTorrents. Quello che ha veramente stupito gli osservatori è invece l’inclusione di altri soggetti del web, a partire dalla biblioteca digitale Archive.org .

E nella lista nera di GroupM è finita anche la società BitTorrent Inc., che include servizi di download totalmente leciti. Come sottolineato da TorrentFreak , questi ultimi siti non prevedono attualmente il caricamento di pubblicità. Archive.org è stato dunque incluso alla pari di The Pirate Bay, descritto come un sito votato alla pirateria web.

La blacklist stilata da GroupM ha attirato nuovamente le attenzioni sul già famigerato PROTECT IP Act , l’agguerrito disegno di legge antipirateria che dovrebbe ordinare un vero e proprio giro di vite contro i siti legati all’illecito. Tra le sue previsioni, obbligare i vari operatori di Rete – proprio come GroupM – a tagliare tutti i ponti con i domini selvaggi .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
17 giu 2011
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