Tardar Sauce non cambierà espressione per questo, ma di certo i suoi proprietari saranno parecchio soddisfatti dopo aver vinto una causa in tribunale sul marchio “Grumpy Cat”. La partnership stretta con un’azienda californiana non è andata come previsto, e ora quella stessa azienda dovrà pagare centinaia di migliaia di dollari come risarcimento per la violazione del copyright del gatto perennemente arrabbiato.
Sauce è un gatto meticcio di cinque anni appartenente a Tabatha Bundesen , e in questi anni si è guadagnato l’agognato status di “meme” su Internet grazie all’espressione apparentemente stizzita che in realtà è conseguenza di una forma di nanismo.
Nel pieno rispetto della tipica mentalità americana dove tutto è business, i proprietari di Sauce si sono quindi adattati all’inaspettata fama del loro gattino – postato per la prima volta on-line da Bryan Bundesen, fratello di Tabatha – creando un’ azienda per la vendita di merchandising e la concessione in licenza del marchio a soggetti terzi.
Una di queste concessioni era stata data a un’azienda californiana specializzata nella vendita di caffè, ma due anni fa Grumpy Cat ha trascinato l’azienda partner in tribunale perché, a dire dell’accusa, aveva cominciato a vendere diversi prodotti con il marchio Grumpy Cat non previsti dall’accordo.
Il processo si è ora concluso, e la giuria ha decretato in favore di Grumpy Cat condannando Grenade Beverage al pagamento di 710.000 dollari per violazione della proprietà intellettuale. Grumpy Cat si sente ora “vendicato”, ha comunicato il legale della famiglia Bundesen, mentre le cronache dal tribunale dicono che Tardar Sauce ha fatto una comparsata durante il processo ma non era presente alla lettura della sentenza.
Alfonso Maruccia
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