Minneapolis (USA) – Scagli la prima pietra chi non ha mai sentito parlare di Grand Theft Auto , ormai giunto alla sua versione “californiana” – San Andreas. Il videogioco più crudo, violento e controverso degli ultimi anni è ancora nell’occhio del ciclone dell’opinione pubblica statunitense. Le polemiche si sono riaccese quando gli osservatori del National Institute on the Media and the Family sono incappati nel sito di Patrick Wildenborg : questo giovane programmatore, appassionato di GTA San Andreas, come molti sanno ha creato una patch che sblocca scene di carattere porno all’interno del videogioco.
Un putiferio: associazioni e politici si sono subito scagliati contro i produttori del fortunatissimo gioco. Giudici californiani e genitori del Minnesota hanno subito colpevolizzato Rockstar Games per avere intenzionalmente nascosto contenuti pornografici all’interno di GTA San Andreas. Infatti il creatore della patch “galeotta” ha dichiarato di “avere semplicemente sbloccato dei contenuti previsti dai programmatori di San Andreas, presenti all’interno del DVD originale” – un uovo di pasqua , insomma, ma dal sapore pericolosamente piccante.
Tanto pericoloso che ESRB , l’ente americano che vigila sui contenuti videoludici, ha immediatamente avviato una procedura per riclassificare GTA San Andreas: il fortunatissimo titolo rischia di diventare proibito ai minori . “Stiamo analizzando il videogioco per determinare se le scene di sesso possano cambiare il target di riferimento di questo prodotto”, annuncia seccamente la presidente di ESRB, Patricia Vance. Dopo gli episodi legati al noto Manhunt , Rockstar Games rischia di essere la prima software house a vantare il numero più elevato di videogiochi messi al bando.
In GTA San Andreas l’obiettivo è diventare un vero gangsta – tra una rapina ed una raffica di AK47. “Con l’aggiunta della pornografia, il gioco va davvero oltre ogni limite: è da proibire”, sostiene Leland Yee, assessore democratico di stanza a San Francisco. Ambientato in un mondo che ricorda da vicino i ghetti di Los Angeles abitati da neri e latinoamericani, l’universo di San Andreas è una pungente fotografia della California a cavallo tra gli anni 80 e 90 – plagiata dalla droga e dalle guerre tra gang.
Tommaso Lombardi