L’accusa è quella di frode in commercio, la pena prevista dal codice fino a due anni di reclusione. È ciò che pende sul capo di 14 imprenditori italiani individuati al termine di un’operazione che ha visto i Baschi Verdi della Guardia di Finanza di Torino stroncare l’attività di siti Web impegnati nella vendita di prodotti destinati alla prevenzione del contagio da coronavirus. Si parla di “articoli spacciati come antidoti contro il virus e venduti a prezzi folli”, talvolta migliaia di euro.
Coronavirus Shop: nuovo giro di vite della GdF
Uno dei portali in questione si presentava come Coronavirus Shop, stando al comunicato delle Fiamme Gialle. Nel catalogo ionizzatori per l’ambiente, mascherine, tute, guanti protettivi, prodotti igienizzanti, occhiali, kit di vario tipo, facciali filtranti, copri-sanitari e integratori alimentari. Tutto messo in vendita con la promessa di garantire “immunità totale” da COVID-19. L’indagine è stata condotta e coordinata in Piemonte, ma interessa tutto il territorio nazionale: interessate le province di Torino, Cosenza, Napoli, Foggia, Rimini, Salerno, Caserta, Modena, Cagliari, Campobasso, Mantova e Macerata.
Non è la prima volta in queste settimane che scriviamo di attività simili. Subito dopo l’arrivo dell’epidemia in Italia si è assistito a operazioni di sciacallaggio da parte di venditori che sono arrivati a offrire (online e non solo) prodotti come mascherine e gel igienizzanti a prezzi stellari, facendo leva sui timori manifestati dalla popolazione. Pronto l’intervento di AGCM con l’intento di fare chiarezza. Questa settimana avevamo già riportato su queste pagine un sequestro effettuato sempre dagli uomini della GdF.