300 servizi illegali e un migliaio di siti web fermati: è questa l’ennesimo giro di vite messo a segno dalla Guardia di Finanza nei confronti dei “pezzotti” che consentono di accedere illegalmente alle pay tv ed i loro contenuti (il Calcio in primis).
Giro di vite sui pezzotti
Il meccanismo è quello noto: si acquistano appositi dispositivi che consentono di accedere a flussi protetti di dati, mettendo in piedi una vera e propria trasmissione alternativa a quella ufficiale, a prezzi ridotti. Questi meccanismi tolgono importanti fondi alle tv che investono sui contenuti (sportivi o cinematografici) ed i clienti diventano complici di un meccanismo che genera un giro d’affari milionario.
I sospetti della Guardia di Finanza sono relativi alla possibile collaborazione con cosche mafiose, il che rende il flusso di denaro doppiamente pericoloso poiché utile ad investire in ulteriore malaffare. Gli utenti dei servizi bloccati si son trovati sul display un avviso della Guardia di Finanza già in occasione dell’anticipo di campionato di questa settimana ed il loro “abbonamento” illegale termina pertanto qui: i siti coinvolti sono ufficialmente sotto sequestro.
Le indagini proseguiranno ed anche per gli utenti interessati c’è il rischio di un coinvolgimento diretto: deve essere chiaro a tutti che il messaggio delle Fiamme Gialle è un cartellino giallo alzato nei confronti di tutti coloro i quali ancora si affidano a questo tipo di mercato per poter illecitamente fruire dei propri contenuti preferiti.