Guida bitcoin: cosa sono e come investire sulle criptovalute
Il crescente interesse riguardo le criptovalute ed in particolar modo di Bitcoin sembra essere ormai inarrestabile. La crescita del bitcoin in questi ultimi mesi è stata esponenziale ed ha creato migliaia di nuovi investitori che hanno contribuito a far crescere ulteriormente il valore di mercato.
Negli ultimi giorni, con la quotazione di Coinbase nella borsa di Wall Street, si è tornati a parlare insistentemente di criptovalute e Bitcoin. L’interesse nei confronti di queste valute digitali in realtà non è mai scemato in questi anni: si sono imposte in tempi molto rapidi come una delle novità più interessanti in ambito finanziario.
Abbiamo pensato che una guida che facesse un po’ di ordine su questo argomento potesse essere utile sia a chi si sta approcciando ora al mondo delle criptovalute sia ai più esperti. Nelle prossime righe vedremo cosa sono le criptovalute, quali sono quelle più utilizzate, come inquadrare in questo discorso i Bitcoin e daremo uno sguardo approfondito alle migliori piattaforme per investire.
Migliori piattaforme e broker per investire nel Bitcoin: confronto veloce
Gli investimenti in criptovalute sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni Paesi dell’UE. I consumatori non sono tutelati. Possono essere applicate imposte sui profitti.
Cosa sono le criptovalute?
La prima domanda è anche il punto di partenza fondamentale prima di iniziare qualunque altro tipo di discorso: cosa sono le criptovalute? A suggerirci la risposta è il termine stesso, composto dalle due parole cripto e valuta. In sostanza, si tratta di valuta “nascosta”, visibile e utilizzabile sono conoscendo un determinato codice informatico. La criptovaluta non esiste in forma fisica: si genera e si scambia solo telematicamente.
Dunque, non è possibile trovarne in formato cartaceo o metallico: corrispondono a tutti gli effetti a denaro digitale, tramite cui è possibile eseguire qualsiasi tipo di transazione. A differenza delle monete reali (e anche a quelle digitali comunemente intese), le criptovalute sono altamente decentrallizate e svincolate dal controllo degli stessi governi e istituzioni finanziarie. Possono essere trasferite tra pari tramite la tecnologia peer-to-peer.
Quello che abbiamo appena visto rappresenta sicuramente uno dei motivi per cui si fa resistenza ad accettarle. Le criptovalute di fatto vengono gestite direttamente dai privati che le detengono, grazie a sistemi di crittografia digitale, come ad esempio la blockchain, che ne garantiscono innanzitutto la sicurezza. Il sistema delle criptovalute, per sintetizzare:
- non è legato all’andamento economico e finanziario di un determinato paese
- non dipende dai tassi di interesse o dalle politiche monetarie nazionali e internazionali
- garantisce il valore della moneta virtuale per mezzo delle immutabili unità crittografiche
Fatta questa panoramica, possiamo ora andare a scoprire quali sono le criptovalute più famose e scambiate all’interno del mercato.
Le criptovalute più scambiate
Alcune criptovalute hanno sicuramente riscosso maggiore successo di altre. Infatti, la maggior parte di queste non ha grande valore, tranne alcune. Vediamo quali sono le principali e le loro caratteristiche.
Bitcoin (BTC)
Bitcoin (BTC) è la criptovaluta più famosa, creata ormai nel 2009 da quella che si pensa sia una rete di hacker che abbia agito con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. Il suo funzionamento non si basa sulla distribuzione da parte della Banca centrale, ma su altri due principi: un network di nodi, pc, che la gestiscono in modalità distribuita peer-to-peer, e l’uso di una crittografia molto forte per la validazione e la sicurezza delle transazioni.
In rete sono disponibili 21 milioni di Bitcoin, ma quelli effettivamente in circolazione sono circa 9 milioni. Risulta davvero interessante analizzare il valore del Bitcoin: dal 2009, anno in cui è stato creato, la sua crescita è stata vertiginosa, arrivando agli attuali 59.374,55 euro nel momento in cui scriviamo. E, stando ai dati raccolti dal Financial Times, gli scambi totali continuano ad aumentare.
Per poterli acquistare, esattamente come accade con le altre criptovalute, bisogna aprire un wallet (portafoglio virtuale) e collegarsi ad una delle piattaforme che offrono la valuta virtuale in cambio di denaro. I Bitcoin possono essere scambiati o spesi: vengono accettati da diverse attività virtuali e fisiche.
Ethereum (ETH)
Il secondo nome che viene in mente quando parliamo di criptovalute è sicuramente Ethereum (ETH), che però è molto più di una criptovaluta. Quando si parla di Ethereum, sistema nato nel 2015 dalla mente di Vitalik Buterin, bisogna citare in particolare due importanti elementi, ovvero gli Smart Contract e gli Ether.
I primi sono i cosiddetti contratti intelligenti: funzionano solo nella rete di Ethereum e possono essere utilizzati per svariate operazioni. Tra le loro caratteristiche, bisogna menzionare innanzitutto la loro totale autonomia rispetto a qualsiasi intermediario e la sicurezza di cui godono, visto che i dati contenuti al loro interno sono crittografati.
Gli Smart Contract non potrebbero però funzionare senza Ether: si tratta della criptovaluta di Ethereum, cioè il sistema di pagamento interno alla rete, il corrispettivo di Bitcoin, acquistata dagli utenti partecipanti per pagare l’utilizzo della potenza di calcolo degli Smart Contract.
L’obiettivo principale di Ethereum è diverso da quello dei Bitcoin: il fine ultimo è il funzionamento degli Smart Contract e la creazione di app decentralizzate, mentre Bitcoin intende essere un’alternativa al denaro classico e una riserva digitale di valore. E se entrambe le criptovalute sono il prodotto finale del cosiddetto mining (il processo di estrazione dei miners, cioè i minatori, tramite cui vengono create criptovalute), la politica monetaria è diversa: la disponibilità massima di Bitcoin è di 21 milioni di unità, gli Ethers sono invece illimitati.
Bitcoin Cash (BCH)
Dall’agosto del 2017, Bitcoin Cash (BCH) si è imposta nel tempo come una delle critpovalute più scambiate. E’ nata da un hard fork del Bitcoin: in informatica, si intende hard fork quella manovra eseguita da un team di sviluppo di un software, che va a prendere il codice sorgente di un determinato programma e inizia a sviluppare la sua versione in maniera completamente indipendente. Viene così creato un software derivato, con specifiche proprietà, senza che i proprietari originali siano stati interpellati.
Caratteristica principale del Bitcoin Cash è il blocco pari ad 8 MB di cui è caratterizzato, molto superiore rispetto al solo 1 MB del Bitcoin. Questo aspetto lo rende incompatibile con la blockchain del Bitcoin, ma nella rete Bitcoin Cash la velocità delle transazioni del Bitcoin sono più elevate, proprio per via della dimensione aumentata del blocco.
Con Bitcoin Cash è possibile investire comprando o vendendo questa criptovaluta, ottenendo anche ottimi rendimenti.
Litecoin (LTC)
Nata nel 2011, Litecoin (LTC) è una criptovaluta ideata da Charlie Lee, ex Googler laureato al Mit. Ispiratosi al Bitcoin, Lee ha creato una criptovaluta P2P basata su un sistema open source, scevro da qualsiasi autorità centrale. Nonostante il boom di Ethereum, Litecoin continua ad avere molto prestigio all’interno del mercato.
Come le altre che abbiamo visto in precedenza, anche Litecoin prende vita grazie alle procedure estrattive di mining. La blockchain di Litecoin è composta da tutti i blocchi creati dai miner. Il limite massimo di Litecoin in circolazione è di 84 milioni.
Le analogie con il Bitcoin sono molte, ma ci sono anche alcune differenze: innanzitutto il numero maggiore di portafogli virtuali, il limite più elevato di criptovalute (84 milioni contro i 21 milioni di Bitcoin), i tempi di mining (per il Litecoin sono quattro volte inferiori rispetto a quelli del Bitcoin) e l’algoritmo utilizzato (Litecoin utilizza Scrypt, una funzione sequenziale memory-hard che richiede più memoria).
Cardano (ADA)
Proseguiamo con quella che è attualmente la quinta criptovaluta per capitalizzazione: stiamo parlando di Cardano (ADA), moneta digitale nata nel settembre 2017. Si tratta di una blockchain pubblica decentralizzata, della quale viene emesso il token ADA.
Proprio come Ethereum, anche Cardano si basa sullo sviluppo di piattaforme di smart contract. Non è un caso che il CEO della società che ha creato Cardano sia Charles Hoskinson, co-fondatore proprio di Ethereum. Rispetto al colosso di Vitalik Buterin, il sistema di Cardano propone transazioni più rapide.
Utilizza il metodo proof of stake, che permette di non doversi appoggiare all’attività dei miner. Sicuramente una caratteristica che lo fa apprezzare anche in termini di eco-sostenibilità, in quanto non richiede energia elettrica per il suo utilizzo.
Stellar (XLM)
Tra le criptovalute più scambiate del momento c’è anche Stellar (XLM), network nato nel 2014 come una costola di Ripple con lo scopo di semplificare i passaggi di denaro tra le persone. Utilizzando il sistema decentralizzato e open-source di Stellar, è possibile avere una transazione immediata e a prezzo irrisorio.
Gli aspetti più importanti di Stellar sono i costi davvero ridotti e la rapidità: garantisce di poter aprire conti bancari anche per i due miliardi di “unbaked” del mondo e gestire qualcosa come 10mila transazioni al secondo. Gli euro inviati su Stellar vengono convertiti in XLM, riconvertiti in yuan e ricevuti dalla banca cinese. Basta aver un Lumen per poter effettuare 100mila transazioni utilizzando il network di Stellar.
Viste le sue caratteristiche, non è un caso che il principale bacino di utenza di Stellar sia in Africa e nel sud-est asiatico. Proprio in queste aree mira a diventare il network di riferimento per ricevere le rimesse dei migranti direttamente sullo smartphone, ma anche per finanziare imprese sociale e sfruttare i micropagamenti. Può anche essere utilizzato come piattaforma per la creazione di nuovi token e quindi ospitare le ICO (Initial Coin Offering), come Ethereum e Coinbase.
A cosa servono i bitcoin
In questi anni i bitcoin sono diventati la prima criptovaluta al mondo, imponendosi come nuovo sistema di pagamento e accostandosi dunque a carte di debito e credito e sistemi online come Paypal, Stripe e Skrill. Molti servizi online e anche fisici le accettano tra le valute disponibili.
Il processo sembra essere inarrestabile, e la pandemia in questo senso ha dato ancor più un’accelerata all’inclusione delle criptovalute come metodo di pagamento alternativo a quelli “tradizionali”.
Come si usano i bitcoin
Ora entriamo più nel dettaglio sul funzionamento e utilizzo dei bitcoin, così da avere un quadro complessivo più chiaro e completo.
Cos’è e come funziona il mining di bitcoin?
Abbiamo già sfiorato prima questo argomento: con “mining” ci si riferisce all’operazione di esecuzione dei calcoli necessari per creare (letteralmente “minare”) nuovi bitcoin. Contestualmente, serve anche per validare le transazioni. Ovviamente, per riuscire in procedure di questo tenore, i “miners” si avvalgono di tecnologie di un certo rilievo, come ad esempio PC dotati di processori grafici notevolissimi.
Attualmente il mining è diventata a tutti gli effetti un’attività imprenditoriale, che impegna migliaia di persone nel mondo nella creazione di nuovi blocchi e bitcoin. Acquistano potenti PC, consumano moltissima elettricità e creano criptovalute: in cambio di ogni blocco, hanno diritto proprio ad un premio in bitcoin.
Il mining non si fa solo con i bitcoin: possono infatti essere create anche altre criptovalute.
Come si usa la valuta virtuale bitcoin per comprare o vendere
Ad ogni paragrafo introduciamo termini nuovi che servono per entrare ancor di più a contatto con il mondo delle criptovalute e dei bitcoin. Questi utili possono essere gestiti aprendo un wallet, cioè un portafogli digitale anonimo, corrispondente dell’IBAN delle banche ma con caratteristiche completamente all’opposto.
I wallet, e i trasferimenti di bitcoin da un portafogli all’altro, vengono gestiti tramite apposite app disponibili per Android, iOS, Windows, macOS e Linux. Ogni persona può avere più wallet.
Chi accetta pagamenti in bitcoin
C’è ancora un po’ di reticenza, sia da parte dei consumatori che con riferimento a negozi fisici e online, ma negli ultimi anni i bitcoin sono divenuti una realtà tangibile. Pagare con questa criptovaluta è legale sia in Europa che in Italia, e sono sempre di più i negozi dove questo metodo di pagamento viene accettato.
In Italia ci sono diversi esercizi commerciali con cui si può pagare in bitcoin: la maggior parte si trovano a Milano e Roma, ma sono diffusi un po’ in tutto lo Stivale. Per quanto concerne invece gli e-commerce, è possibile pagare in bitcoin sullo store di Microsoft, ad esempio, ma anche per acquistare giochi sul portale di Xbox.
Amazon non li accetta ancora, ma la valuta virtuale può essere utilizzata per acquistare carte regalo (stesso discorso per altri negozi online come eBat, Expedia e Sephora). Su Etsy invece si può acquistare direttamente con bitcoin e Mastercard e Visa hanno annunciato che accetteranno transazioni in moneta digitale.
Bitcoin Euro: quanto vale un bitcoin in euro?
Storicamente, i bitcoin hanno sempre avuto un valore molto volatile, subendo enormi variazioni di prezzo anche in poco tempo. È possibile verificare il valore di Bitcoin in euro utilizzando un comodo strumento di conversione come quello presente qui di seguito.
Come avviene la quotazione del bitcoin
Come dicevamo, il valore di un singolo bitcoin è estremamente volatile: cambia giorno dopo giorno, addirittura ora dopo ora e con oscillazioni molto forti. Attualmente, nonostante il suo utilizzo sia sempre più concreto anche in ambito reale, il bitcoin rimane uno strumento prevalentemente indicato per fini speculativi, una situazione perfetta per chi vuole investire rischiando un po’. Però di fatto qualunque notizia può concorrere a definirne la quotazione e bisogna tenere bene sotto controllo le principali fonti di informazioni riguardo le criptovalute e soprattutto le quotazioni dei bitcoin.
Come cambiare euro in bitcoin
Per cambiare euro in bitcoin consigliamo l’utilizzo di una piattaforma di trading regolamentata, che consenta di comprare criptovalute con i propri euro in maniera veloce, semplice e legale. Vedremo le principali nei prossimi paragrafi.
I bitcoin sono sicuri?
Assolutamente sì, ma bisogna girare alla larga da tutti quei sistemi e piattaforme che promettono facili guadagni senza fare nulla. I bitcoin sono la prima criptovaluta al mondo, non una truffa. Altro consiglio è quello di lasciar perdere tutte quelle criptovalute che non hanno un valore di mercato reale e che offrono schemi di guadagno in base a quanti nuovi utenti si registrano in una determinata piattaforma. Ecco, quelle sono truffe.
Per quanto riguarda la compravendita di bitcoin fatta in piattaforme legali e riconosciute, la blockchain garantisce un’architettura sicura, immune a tutti i possibili rischi di attacchi hacker. Nel momento in cui si decide di trasferire bitcoin verso un altro soggetto, su tutti i PC della rete in cui è installato il software viene elaborata la firma pubblica tramite un algoritmo specifico. Qeust’ultimo verifica le transazioni precedenti, in modo da poter assicurare che il mittente possieda realmente quei bitcoin. Altri computer controllano e verificano il destinatario.
La tecnologia di bitcoin può definirsi dunque sicura: gran parte dei furti è avvenuta a causa di wallet di terze parti. Con la presenza di intermediari, la situazione può diventare più pericolosa. Meglio sempre affidarsi a piattaforme sicure e legali.
Come iniziare con bitcoin
Ora dovresti già avere una panoramica più chiara del fenomeno bitcoin. Ma se volessi iniziare a fare qualche operazione? Ecco tutte le info di cui hai bisogno.
Dove si possono comprare i bitcoin?
Uno dei modi per ottenere bitcoin è, banalmente, quello di acquistarli in un “exchange“. Gli exchange sono dei siti in cui è possibile fare trading in bitcoin. Basta registrarsi e iniziare a comprare e vendere criptovalute, cambiando euro o dollari in bitcoin e viceversa, oppure scambiandole fra di loro. L’exchange trattiene delle commissioni da ciascuna transazione effettuata.
Ottenere bitcoin velocemente: il trading online
Per acquistare bitcoin in maniera rapida, sicura e legale è bene affidarsi a delle piattaforme riconosciute e consigliate. Per fare trading online, dunque, bisogna iscriversi ad una di queste, aprire un wallet e iniziare ad effettuare operazioni.
Bitcoin trading: i vantaggi
Entrare nel mercato dei bitcoin utilizzando una piattaforma legale ha indubbi vantaggi. Tra questi, il fatto che stiamo parlando di una criptovaluta non gestita da autorità governative: è libera, intangibile ed in forma digitale. Possono essere spostate anche grandi somme in una penna USB o wallet.
Inoltre, i trader che utilizzano i bitcoin hanno un controllo delle proprie transazioni: non è possibile prelevare denaro da un portafoglio elettronico senza il consenso del proprietario. E fare trading con i bitcoin significa anche trasparenza assoluta: sulla Blockchain vengono archiviate tutte le informazioni, riguardanti sia le transazioni avvenute che quelle non portate a termine.
Infine, il bitcoin non può essere contraffatto: merito della tecnologia Blockchain e dei meccanismi di consenso, che mette al riparo gli utenti anche da possibili furti.
Adempimenti fiscali con transazioni o trading in bitcoin
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n.72/E/2016, ha chiarito il trattamento fiscale applicabile alle operazioni di acquisto e di cessione di moneta virtuale. È stata recepita in particolare la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 22 ottobre 015, causa C-264/14: essa ha stabilito che le operazioni che consistono nel cambio di valuta tradizionale contro unità della valuta virtuale e viceversa costituiscono prestazioni di servizi a titolo oneroso.
Per quanto concerne gli utilizzatori, i guadagni deono essere dichiarati come redditi diversi di natura finanziaria. Per l’Agenzia delle Entrate le criptovalute sono assimilate alle valute estere. L’art. 67 el TUIR prevede che “la tassazione delle plusvalenze derivanti dalla cessione di valute provenienti da depositi e conti correnti si ha solo nel caso in cui la giacenza in valuta nei depositi e conti correnti complessivamente sia superiore a €. 51.645,69 per almeno 7 giorni lavorativi continui nel periodo d’imposta in cui la plusvalenza è stata realizzata”.
In sintesi, ogni trader di bitcoin deve tenere bene a mente questa soglia: al di sotto di essa, nel corso dell’anno, non bisogna dichiarare nulla nella dichiarazione dei redditi. Qualora invece la si superi, il trader sarà soggetto alla tassazione dei guadagni derivanti dalla compravendita di valuta virtuale.
Guadagnare con il Bitcoin
Arrivati a questo punto, diamo uno sguardo più approfondito alle varie piattaforme legali e affidabili presenti in rete e ideali per fare trading di bitcoin.
Migliori piattaforme e brokers per investire nel Bitcoin
Scopriamo più nel dettaglio le migliori piattaforme sulle quali è possibile investire in Bitcoin.
1. eToro
Forse la piattaforma più conosciuta, anche per via del fatto che è stata una delle prime in Italia a dare la possibilità di investire nelle criptovalute e nei bitcoin: stiamo parlando ovviamente di eToro, portale sicuro, legale e semplice da utilizzare.
I vantaggi di eToro è che si basa su un sistema di Copytrading: permette di entrare in contatto con i migliori trader sul mercato e di copiarne le strategie, apprendendo così i loro segreti. Così è possibile dunque applicare quelle strategie direttamente alle proprie operazioni.
Ideale sia per i principianti che per i più esperti, eToro è attualmente una delle piattaforme più famose e apprezzate per fare trading online di Bitcoin e di criptovalute in generale. Infatti, comprende altre monete virtuali, come ad esempio Ethereum, Bitcoin Cash, Litecoin, Cardano e Ripple solo per citarne alcune.
*Il 76% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario sapere come funzionano i CFD e se ci si può permettere di perdere i propri soldi.
Gli investimenti in criptovalute sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni Paesi dell’UE. I consumatori non sono tutelati. Possono essere applicate imposte sui profitti.
2. Plus500
Tra le piattaforme prese in considerazione all’interno di questa lista, Plus500** è sicuramente la più veloce. Plus500 è un fornitore di CFD e offre solo il servizio CFD. Tutti gli strumenti, comprese le criptovalute, sono disponibili per il trading solo tramite CFD. Offre la possibilità di scambiare Bitcoin, Ethereum, Ripple e Litecoin in maniera davvero rapida, con spread competitivi e zero commissioni. La piattaforma è protetta con un livello di sicurezza SSL.
**L’82% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuti se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il proprio denaro.
Gli investimenti in criptovalute sono altamente volatili e non regolamentati in alcuni Paesi dell’UE. I consumatori non sono tutelati. Possono essere applicate imposte sui profitti.
3. Coinbase
Coinbase è una piattaforma dove è possibile acquistare e vendere valute digitali, come ad esempio Bitcoin, Ethereum, Ripple e altre criptovalute minori. Nel momento in cui scriviamo, dichiara di avere circa 56 milioni di utenti iscritti in tutto il mondo, con un valore di mercato di 85 miliardi di dollari nel suo giorno di debutto alla borsa di New York.
La funzione principale di Coinbase è quella di “Borsa”: in questa piattaforma infatti è possibile acquistare, vendere e utilizzare le criptovalute. Per operare al suo interno è necessario iscriversi: la registrazione è completamente gratuita, e la procedura per perfezionarla semplice e veloce.
4. IQ Option
Altro punto di riferimento per i trader di tutto il mondo, IQ Option è la piattaforma con il più alto numero di criptovalute tradabili. Su questo portale si possono effettuare operazioni 24/7 a condizioni molto competitive.
Perchè sceglierla? Per le sue ottime caratteristiche: immediatezza, semplicità di utilizzo, sicurezza e completezza. Scelta ideale per chi vuole fare trading sulle criptovalute (oltre ai bitcoin ci sono moltissime altre monete elettroniche, tra cui Ethereum, Litecoin, Bitcoin Cash e Stellar) e speculare velocemente sulle loro fluttuazioni.
5. Conio
Più che una piattaforma per la compravendita di criptovalute e bitcoin, Conio è un vero e proprio wallet digitale. Perciò la consigliamo a tutti coloro che hanno bisogno di un luogo sicuro per conservare i propri bitcoin.
Se vuoi investire sui bitcoin c’è di meglio rispetto a Conio: con questa app puoi certamente comprare e vendere bitcoin, ma non hai a disposizione gli strumenti delle altre piattaforme. Oltretutto, commissioni e spread sono anche piuttosto alte.
6. FP Markets
Un ottimo broker fondato in Australia è FP Markets: ha una reputazione molto solida e propone condizioni di trading davvero vantaggiose. Gli spread sono bassi (0,2 punti) e la latenza di esecuzione minima: grazie a queste caratteristiche, risulta una delle piattaforme più apprezzate dai trader.
Oltre al Bitcoin, si può fare trading su altre criptovalute, tra cui Bitcoin Cash, Ethereum, Ripple e Litecoin. Offre inoltre la possiblità di negoziare in coppie cripto/valute e cripto/cripto.
7. Trade.com
Altra piattaforma sicura e affidabile, Trade.com ha superato tutti gli esami: si tratta di un ottimo borker, perfetto sia per principianti che per utenti più esperti.
Consente di fare trading online su 7 asset finanziari tramite CFD, ed ha base a Cipro. Per questo motivo è sottoposto alla legislazione finanziaria europea. Possono essere negoziati Bitcoin, Ethereum, Ripple, Litecoin e Dash con una leva massima 1:2.
8. Capital.com
Se stai cercando una piattaforma con cui poter avere a disposizione il più ampio numero di coppie possibile, Capital è quella che fa al caso tuo. Permette di fare trading su oltre 70 coppie di criptovalute.
Offre una leva massima 1:2, spread molto competitivi e una operatività 24/7. Piattaforma perfetta per i trader di tutti i tipi, molto sicura e intuitiva.
9. XTB
Nel caso invece volessi affidarti a quello che è attualmente il miglior broker per il trading CFD sulle criptovalute, XTB è la scelta più opportuna. Offre infatti la miglior combinazione fra condizioni di trading, piattaforma e standard di servizio.
Offre inoltre una leva massima 1:2, spread molto vantaggiosi a partire dall 0,5% del valore di mercato e un ambiente intuitivo e completo. Ed è anhe una delle piattaforme più veloci.
I migliori wallet per bitcoin
A proposito di wallet: andiamo a scoprire quali sono i migliori portafogli per bitcoin.
Il meglio per i principianti: Exodus
Exodus supporta oltre un centinaio di criptovalute. Originariamente disponibile solo su desktop, ora può essere anche utilizzato in app su sistemi operativi Android e iOS. La sua interfaccia molto intuitiva lo rende perfetto per un utilizzo da parte di principianti.
Consente inoltre anche lo scambio di criptovalute senza registrazione, ma non è una piattaforma di trading paragonabile a quelle viste nelle righe precedenti. Non lo consigliamo agli utenti più esperti, anche in considerazione del fatto che le tariffe personalizzabili sono disponibili solo per i bitcoin. Non è completamente open source.
Ideale per utenti più avanzati interessati a Just Bitcoin: Electrum
Lanciato nel 2011 e compatibile con tutti i principali sistemi operativi, Electrum è uno dei wallet più apprezzati per via del fatto che la sua configurazione avviene in pochi minuti. E perché occupa pochissimo spazio.
Consente di recuperare i Bitcoin (BTC) utilizzando un seed del portafoglio, generato al primo avvio dell’app (va memorizzato o scritto su carta per poter accedere al proprio wallet). Dunque, se si perdesse l’accesso al PC, sarebbe possibile reinstallarlo facilmente su un altro computer e utilizzare il seed per ripristinare i Bitcoin posseduti.
Inoltre, fornisce l’opzione per crittografare il portafoglio durante l’installazione. Per contro, Electrum si affida a server esterni per verificare le transazioni, ed è per questo motivo più vulnerabile rispetto ai software full node.
Ideale per utenti mobili: Mycelium
Mycelium è uno dei wallet più noti, disponibile solo per piattaforme mobile Android e iOS. Dunque, rappresenta un’ottima scelta per tutti quegli utenti mobili e flessibili.
Completamente open source, questa applicazione si basa sulla tecnica SPV (Simplified Payment Verification), tramite cui è possibile confermare le transazioni senza dover scaricare l’intera blockchain. Nonostante sia mobile, è una piattaforma sicura e intuitiva.
Ottimo portafoglio bluetooth: SecuX W20
Facile da utilizzare e molto affidabile, dispone di una suite completa di funzioni di sicurezza, dalla catena di produzione protetta, all’imballaggio resistente alle manomissioni, fino al livello di protezione militare, l’elemento sicuro certificato CC EAL 5+ per mantenere i dati al sicuro. La robusta custodia in alluminio garantisce anni di protezione. Si collega tramite USB o Bluetooth a computer Windows, Mac o Linux, dispositivo iOS e Android o tablet con app mobile SecuX dedicata. Memorizza Bitcoin, Ethereum, XRP, Ripple, Litecoin, Bitcoin Cash, Digibyte, Dash, Binance, Dogecoin, GRS, Stellar Lumens, ERC-20 e molti altri ancora.
Ideale per un gran numero di criptovalute: Trezor Model T
Altro portafoglio hardware molto apprezzato è [affiliate_link link_id="308"]Trezor Model T , particolarmente consigliato per il fatto che supporta oltre 1600 monete virtuali.
Progettato per soddisfare sia gli holder che i trader attivi, è open source ed è fornito di un tocushcreen molto comodo, che permette di inserire il PIN e la passphrase.
Il miglior rapporto qualità-prezzo: Ledger Nano S
In breve tempo, Wallet hardware Ledger Nano S ha conquistato una grossa fetta di mercato: merito delle sue specifiche tecniche e il suo ottimo rapporto qualità-prezzo. Consente di conservare Bitcoin, Ethereum, Dash, Ripple e molte altre criptovalute.
Risulta compatibile con PC Windows, MacOS, Linux e smartphone Android e può gestire fino a 26 valute digitali e più di 1500 token. Non è adatto ovviamente per il mining di criptovalute.
Considerato il miglior storage wallet: Keepkey
La lista dei migliori wallet per criptovalute si chiude con , uno dei più validi portafogli fisici, che si presenta con una forma simile ad un hard disk esterno.
Supporto la tecnologia open source e con esso è possibile conservare Bitcoin e altre altcoin, come ad esempio Dogecoin e Dash.
Chiudiamo la lista dei migliori wallet per criptovalute con uno dei più validi wallet fisici con la sua forma molto simile ad un hard disk esterno e supportato da una tecnologia open source in grado di assicurare controllo e protezione. Tra le criptovalute da conservare troviamo Bitcoin ma anche molte altre altcoin, tra cui Dogecoin e Dash.
eToro è una piattaforma che offre investimenti in azioni, criptovalute e trading di CFDs. Considera sempre che i CFDs sono strumenti finanziari complessi e presentato un alto rischio di perdita dell’investimento rapidamente. Il 51% degli investitori su eToro perdono soldi nelle transazioni di CFDs. Devi sempre considerare come funzionano i CFDs e il tuo limite finanziario. Queste comunicazioni sono da intendersi puramente illustrative e educative e non devono considerarsi in nessun modo consigli o raccomandazioni di investimenti. Ricorda che i risultati passati non sono indice di quelli futuri. Ricordati che il Copy Trading non rappresenta un consiglio finanziario. Il valore del tuo investimento può incrementare o diminuire. Il tuo capitale è a rischio. Gli Asset Cripto sono altamente volatili e non regolamentati nei paesi dell’EU. Non esiste una protezione per il consumatore. Potresti dover pagare delle tasse sui tuoi possibili profitti. eToro USA LLC non offre CFDs e non si assume la responsabilità riguardo l’accuratezza o la completezza dei contenuti presenti su questo sito, creati direttamente dal nostro Partner.