Da oggi in Italia c’è una nuova piattaforma social, lanciata un paio di mesi fa da Meta come alternativa a Twitter. Si chiama Threads e fin dal suo esordio ha battuto il record di iscritti in meno di cinque giorni: oltre 100 milioni di utenti hanno scelto di sposare il nuovo social network di Mark Zuckerberg, più di quanti non avesse fatto ChatGPT.
Numeri raggiunti nonostante in Europa non fosse ancora possibile scaricarla, a causa delle rigide regole imposte dal Digital Act dell’Unione europea. Dopo Facebook, WhatsApp e Instagram è arrivato dunque il momento di Threads? C’è chi è pronto a scommettere che possa sostituire Twitter, alla luce soprattutto delle recenti modifiche apportate dal social di Elon Musk, altri invece sono certi del fatto che dopo la curiosità iniziale gli utenti torneranno a usare Twitter.
In attesa di scoprire cosa accadrà, scopriamo cos’è e come funziona il nuovo social Threads. Nella seconda parte del nostro approfondimento, spiegheremo anche come fare per usare la piattaforma in Italia, nonostante non sia ancora ufficialmente disponibile.
Cos’è Threads
Threads è un social network sviluppato da Meta che si pone come prima alternativa a Twitter. Di fatto, è un’app di messaggistica che si basa sulle conversazioni testuali di Instagram. Permette ai suoi utenti di organizzare le conversazioni in maniera più strutturata, dando loro inoltre la possibilità di condividere dei contenuti su determinati temi.
Se si vuole semplificare, si può dire che Threads è la versione Meta di Twitter. Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg ha definito il nuovo social come “una sorta di Instagram in cui le immagini vengono sostituite dalle parole”.
Il lancio ufficiale di Threads risale al 5 luglio 2023. Dopo appena un giorno dal suo debutto, l’app ha raggiunto 70 milioni di utenti iscritti.
Al momento del lancio, l’applicazione ha debuttato in 100 Paesi del mondo, inclusi Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Regno Unito. Sono invece rimasti esclusi i Paesi dell’Unione europea, Italia compresa.
Con 7 milioni di utenti e 30 milioni di download dopo poche ore dal lancio, Threads ha anche battuto ChatGPT per il record di velocità. A fronte del clamoroso successo ottenuto, intanto Twitter ha minacciato di aderire alle vie legali, accusando di fatto Meta di plagio.
L’idea di Threads nasce nel novembre 2022, poche settimane dopo l’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk e i primi malumori tra gli utenti in seguito alle modifiche apportate alle politiche di moderazione dei contenuti. È in questo momento che i dipendenti di Meta partoriscono il progetto di creare un’alternativa a Twitter.
Lo sviluppo di Threads inizia nel gennaio 2023 con il nome in codice P92 (Project 92). Sei mesi dopo, il sito The Verge ha svelato che l’app era già in uso tra diversi personaggi famosi, tra cui DJ Slime.
Un mese più tardi, lo sviluppatore Alessandro Paluzzi twitta che Project 92 era appena stato rilasciato sul Google Play Store con il nome Threads. L’applicazione sarebbe poi stata rimossa poche ore dopo, per poi tornare nei primi giorni di luglio. Quindi il countdown finale prima del lancio definitivo dello scorso 5 luglio.
Perché bisognerebbe provare Threads? Quali sono i suoi vantaggi rispetto alle altre piattaforme social? Il vantaggio più importante del nuovo social network di Mark Zuckerberg è consentire agli utenti di organizzare i propri pensieri in maniera più coerente ordinata, di conseguenza anche la condivisione dei contenuti su determinati argomenti diventa più semplice.
Se lo si paragona con Twitter, Threads offre un’esperienza di conversazione più personale e interattiva, grazie alla condivisione di immagini e messaggi di testo. Sempre rispetto a Twitter, l’app di Meta permette agli utenti di discutere su specifici temi in maniera molto più approfondita, grazie alla possibilità data a ciascuna persona di creare uno o più threads (letteralmente “filoni”).
A questo proposito, sono interessanti anche le parole pronunciate da Zuckerberg dopo l’inaspettato successo della piattaforma: “È importante offrire ai nostri utenti un’esperienza social che sia focalizzata sulla creazione di conversazioni importanti e personali”, ha detto il numero uno di Meta.
La stretta connessione con Instagram offre poi altri vantaggi. Il primo è la creazione di uno spazio creativo per esprimere le proprie idee su un determinato argomento.
È poi possibile connettersi con le persone seguite su Instagram, oltre che con amici e creator insieme ai quali si condividono degli interessi comuni. Tutto questo in totale sicurezza, dato che viene messa a disposizione la suite Meta di controlli di sicurezza.
Un altro vantaggio è dato dalla compatibilità con Activity Pub, il protocollo aperto stabilito dal W3C (World Wide Web Consortium). In breve, ciò significa che Threads sarà interoperabile con le altre app che aderiscono allo stesso protocollo, tra cui figurano WordPress, Mastodon e a breve anche Tumblr). Si avrà dunque l’opportunità di interagire con gli utenti su Threads senza disporre di un account sulla nuova piattaforma social.
Nota: abbiamo usato il futuro perché tale funzionalità è in arrivo.
Come funziona Threads
Con Threads è possibile usare fino a 500 caratteri per post. Ogni post può includere testo, immagini, link e video della durata massima di 5 minuti. Inoltre il nuovo social network offre l’opportunità di condividere un post pubblicato su Threads in una storia di Instagram.
Sono poi presenti strumenti che offrono a ciascun utente una maggiore personalizzazione dei contenuti visualizzati. Ad esempio si possono aggiungere delle parole nascoste per filtrare le risposte ai propri post contenenti specifiche parole. Oppure si ha la possibilità di non seguire più un profilo, bloccarlo o segnalarlo.
Riguardo a quest’ultimo punto, sottolineiamo che se si bloccano degli utenti su Instagram in automatico vengono bloccati anche su Threads. Non a caso, i due social network seguono le stesse linee guida.
Utilizzo di Threads
La creazione di un account su Threads avviene usando il proprio profilo Instagram e il proprio numero di telefono.
Prima di tutto ci si collega al sito ufficiale threads.net, poi occorre cliccare sul riquadro Continua con Instagram ed effettuare il login al social con le proprie credenziali. Nella nuova schermata che compare selezionare il pulsante Autorizza e crea profilo.
Nella scheda Profilo è possibile personalizzare il proprio profilo Threads. Di default il nome è importato da Instagram e non può essere modificato su questa pagina, però si può aggiungere una breve biografia e un link che rimanda a un proprio sito web o a un altro profilo social. Per risparmiare ancora più tempo, si può scegliere di selezionare Importa da Instagram per avere la stessa biografia e gli stessi link utilizzati sull’altro social. Premere quindi Avanti per proseguire.
La sezione successiva ha come titolo Privacy. Qui si può scegliere se usare un Profilo pubblico o un Profilo privato. Di default è selezionato il Profilo pubblico. In questo caso, “chiunque dentro o fuori Threads può vedere i tuo contenuti, condividerli e interagirci”. Se invece la scelta ricade sul Profilo privato, “solo i tuoi follower approvati possono vedere i tuoi contenuti e interagirci”. Al termine, premere sul pulsante Avanti per proseguire.
A questo punto Threads consente di seguire gli stessi account seguiti su Instagram. Se vuoi, puoi premere su Segui tutti per completare l’importazione. Altrimenti puoi limitarti a pigiare sul tasto Segui posizionato a ciascun profilo che intendi seguire. Se invece non vuoi seguire nessuno di questi account, pigia su Avanti in alto a destra.
L’ultimo step è un riepilogo delle condizioni d’uso della nuova piattaforma. Ad esempio, se si sceglie un profilo pubblico i propri contenuti possono essere visti anche da persone iscritte ad altri prodotti di Meta. Viene inoltre specificato che le versioni future di Threads supporteranno il fediverso, “un nuovo tipo di social media network che consente alle persone di seguirsi a vicenda e interagire tra loro su diverse piattaforme, come Mastodon”.
Per completare l’iscrizione, premere sul bottone Iscriviti a Threads.
Una volta completata l’iscrizione, l’utente accede alla schermata principale dell’app suddivisa in 5 tab:
- home: nella sezione home vengono visualizzati i post degli utenti seguiti e quelli suggeriti dalla piattaforma social. Non è altro che il feed insomma. Per ogni post presente in home, l’utente può mettere mi piace, condividerlo con un’app di terze parti, aggiungerlo a una storia Instagram o inoltrarlo;
- scrivi: in questa sezione l’utente scrive un nuovo thread. Per ogni thread è possibile aggiungere una foto o un video della durata massima di 5 minuti;
- cerca: attraverso questo tab si ha l’opportunità di cercare nuovi utenti. L’app mostra in automatico alcuni profili che potrebbero interessare in base ai propri interessi;
- profilo: è la sezione dedicata al profilo dell’utente. Sempre da qui è possibile effettuare il passaggio all’app Instagram accedere alle impostazioni della privacy oppure alle impostazioni generali;
- attività: in quest’ultimo tab viene visualizzata la propria attività tra Tutto, Risposte, Verificati e Menzioni.
Esempi pratici di utilizzo? Nelle intenzioni di Meta, Threads nasce come luogo in cui gli utenti si riuniscono per discutere di determinati argomenti, che magari interessano oggi o saranno di tendenza in futuro.
Se ad esempio si ha la passione della montagna, si possono seguire persone che condividono lo stesso interesse e avviare una discussione su un determinato fatto o evento, condividendo idee e opinioni. Un tema di stretta attualità può essere quello del cambiamento climatico e di quelli che sono i suoi effetti sul futuro delle nostre amate vette.
Conclusioni
Threads si propone come app alternativa a Twitter. Inoltre va ad aggiungersi alle altre app di messaggistica istantanea e social di Meta, tra cui Facebook, Messenger, WhatsApp e Instagram.
Le difficoltà incontrate da Twitter nell’ultimo periodo fanno credere che Threads possa realmente prendere il posto della piattaforma di microblogging di proprietà di Elon Musk. O quantomeno che riesca a farle una reale concorrenza.
I primi record di download e numero di iscritti lasciano un po’ il tempo che trovano, ma testimoniano comunque il successo dell’app. E chi pensa che Threads possa seguire una parabola simile a quella di Mastodon con ogni probabilità è fuori strada.
Il motivo? Instagram. O meglio lo stretto legame tra Threads e Instagram. Un dato su tutti? Chi si iscrive al nuovo social e poi cambia idea, se vuole cancellare l’account deve anche eliminare quello di Instagram. No, probabilmente non lo farà.
Ma non è solo questo a far pensare che Threads possa avere successo. L’idea che sta alla base del social network è convincente. Meglio ancora: piace.
Piace ai giovani, gli stessi che popolano Instagram e che ora si aprono a Threads. Ma piace anche a chi ha qualche anno in più, vedendo in Threads un luogo dove scambiare idee e opinioni con altre persone.
Come si dice spesso in questi casi, il tempo sarà galantuomo. Una cosa però è certa: da oggi c’è un nuovo social in più. Un social molto simile a Twitter, non tanto a quello di oggi ma a quello di qualche anno fa.
Ed è forse questo a (dover) far spaventare di più Elon Musk. O almeno dovrebbe.