Se grazie alle BCI (Brain Computer Interface) è possibile ottenere elettroencefalogrammi, entrare negli avatar e muovere protesi , perché non costruirne una che faccia direttamente guidare un veicolo ?
È proprio questa l’idea che ha avuto l’ Università Tecnica di Braunschweig : costruire uno speciale casco dotato di altrettanto speciali elettrodi fortemente amplificati, in grado di rilevare le onde cerebrali anche attraverso i capelli, senza alcun contatto diretto tra casco e cute.
Non che sia granché confortevole, ma in questo modo non occorrono né gel né altri stratagemmi per migliorare il… dialogo: gli elettrodi non toccano direttamente lo scalpo, dunque niente shampoo dopo la sessione .
Il principio di funzionamento è quello dell’ effetto capacitivo : per ottenerlo sono necessari elettrodi grandi all’incirca come una moneta da 2 euro. Secondo i ricercatori, il cranio è il luogo migliore per questioni di efficienza (vedi mappa qui di lato), ma il sistema potrebbe funzionare anche sfruttando altre parti del corpo.
La sperimentazione, durante la quale è stato ripreso il filmato riportato qui di seguito, è consistita nell’impiegare questa nuova interfaccia per pilotare un automodellino . Come si potrà osservare, il volontario si concentra su una delle due aree presenti ai lati dello schermo e, in base a quella che sceglie, il mezzo sterza nella direzione corrispondente.
Un altro passo avanti, dunque, se si pensa ad esempio a chi – non abbastanza fortunato da avere braccia funzionanti – potrebbe un giorno essere messo in condizione di guidare, oppure di comandare protesi, e mille altre applicazioni, per la cui realizzazione occorre solo attendere gli ulteriori perfezionamenti di questa promettente novità.
Per i più curiosi, lo studio completo (formato PDF in lingua tedesca, da cui sono state tratte le immagini) è disponibile a questo indirizzo , mentre è possibile leggere una traduzione online di un articolo di Golem sull’argomento a quest’altro indirizzo .
Marco Valerio Principato