Amsterdam – Dimitri, l’hacker olandese di 19anni finito sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo dopo aver bucato la rete interna di Microsoft, ha incontrato l’azienda negli uffici di Amsterdam. Un incontro che non ha precedenti e che ha suscitato un certo interesse nella comunità hacker e non solo.
Microsoft ha confermato l’incontro che pare essere avvenuto tra Dimitri, il responsabile olandese alle pubbliche relazioni dell’azienda e tre ingegneri. Con ogni probabilità si è parlato dell’incursione e delle modalità tecniche con cui si è svolta.
Dimitri ai giornalisti non ha voluto rilasciare dichiarazioni affermando di “averne abbastanza” dei media che, in queste settimane, non lo hanno lasciato in pace. Ha anche detto, però: “Non mi è concesso dire nulla relativamente all’incontro”. La stessa Microsoft ha detto poco o niente, spiegando che “ci siamo visti e abbiamo avuto un utile colloquio”. Si sa che un rapporto sull’incontro è stato inviato al quartiere generale di Redmond.
Sull’incontro con Dimitri, che fino ad oggi non è stato denunciato da Microsoft per la sua incursione, sono nate alcune teorie. Tra queste quella di Elias Levy, boss di di SecurityFocus.com, secondo cui “ovviamente hanno parlato di sicurezza. Se Dimitri ha trovato un nuovo problema di sicurezza di certo non vogliono farlo sapere in giro”. Secondo Levy è “quantomeno poco frequente” che un hacker si incontri con l’obiettivo di una incursione e “in genere questo tipo di conversazioni si fanno online o al telefono. Da quanto ne so, è la prima volta per Microsoft”.