Nuovi numeri sul sistema HADOPI a sei mesi dal suo esordio: sarebbero 18,3 milioni le infrazioni a mezzo P2P contestate in Francia dagli aventi diritto, 900mila gli indirizzi IP verificati e 470mila le email con gli avvisi inviati dall’autorità di vigilanza.
Si tratta di numeri ufficiali in quanto divulgati dall’ Haute Autorité pour la diffusion des ?uvres et la protection des droits sur Internet (HADOPI) stessa in conferenza stampa.
Numeri che gli aventi diritto mostrano come una medaglia al valore del sistema in grado di individuare le violazioni. E che sono ben distanti dalle previsioni fatte all’esordio del sistema.
D’altra parte, l’altro lato della medaglia è che nessun netoyen è stato ancora oggetto di sanzione, né di multe né della dibattuta sospensione della connessione Internet .
Questo, anche se parte di coloro a cui è stata contestata almeno una violazione ha già ricevuto il terzo avviso: il loro numero, peraltro, dal momento che sarebbe davvero limitato, secondo HADOPI dimostra altresì l’efficacia dell’effetto dissuasivo delle sue lettere.
La legittimità dell’intero sistema, peraltro, è ancora al centro del dibattito : a schierarsi contro HADOPI è, da ultimo, Reporters Sans Frontières , associazione in difesa della libertà di stampa che vede nella risposta graduale una minaccia ai diritti fondamentali, sia per quanto riguarda la protezione dei dati personali che per l’eventuale disconnessione dalla rete, che lederebbe libertà come quelle di espressione, partecipazione e informazione.
Claudio Tamburrino