Per HADOPI, l’autorità francese che presidia all’enforcement del diritto d’autore, è tempo di bilanci e non tutti sono positivi: lo stesso principale fautore della dottrina di cui è l’implementazione, Nicolas Sarkozy, ha avuto parole che sono state interpretate se non come parziale bocciatura, quanto come l’ammissione che non tutto è andato liscio come l’olio e che vi sono alcune situazioni da correggere.
In realtà le frasi carpite dagli osservatori francesi sono state ben presto rettificate dell’Eliseo, che con un comunicato ha riaffermato il pieno e totale supporto ad Hadopi. E l’Autorità antipirateria era peraltro già intervenuta per mettere a tacere voci che arrivavano a sottintendere una sorta di sua bocciatura da parte di Sarkozy.
Il presidente dell’Eliseo, durante l’inaugurazione del Conseil national du numérique (CNN), aveva parlato di alcuni “errori” che non avrebbero tuttavia dovuto compromettere l’intera impostazione e l’impianto normativo , ma che semmai avrebbero potuto spingere ad una riforma, un aggiornamento.
Proprio in base a queste parole, sembrava dunque ad alcuni osservatori francesi che Sarkozy avesse aperto la strada ad una HADOPI terza versione .
Per altri , d’altronde, la presunta parziale bocciatura e l’apertura ad una nuova versione della legge più orientata ai diritti dei netoyen non sarebbe stata altro che una sorta di promessa in vista delle prossime elezioni politiche del 2012, anche perché lo confermerebbero le altre iniziative del Presidente francese, come la convocazione di un G8 collaterale a quello ufficiale e concentrato sui temi di Internet e sulla sua regolamentazione.
Claudio Tamburrino