Dopo aver per un anno monitorato i download dei singoli utenti, l’ Haute Autorité pour la diffusion des ouvres et la protection des droits sur Internet ( HADOPI ) ha inaugurato una nuova fase in cui tenterà di agire ad un livello più alto della diffusione online di opere protette da proprietà intellettuale: intromettendosi tra piattaforme di condivisione e loro intermediari finanziari.
Frédéric Mitterand lo aveva annunciato il 25 novembre 2011 in tv: la battaglia governativa contro lo streaming e il download illegale entrerà nel vivo. HADOPI rappresenta già la risposta graduale contro la condivisione illecita con risultati più o meno univoci .
Ora ha dichiarato che “è tempo, d’ora in poi, di entrare in una fase attiva di lotta contro questi comportamenti che, dal creatore al netizen, penalizzano tutti coloro che sono rispettosi della legge”.
Questo significa , per l’Autorità francese che vigila sul diritto d’autore, un’offensiva economica nei confronti degli intermediari finanziari (servizi di micro-pagamenti, banche, inserzionisti) delle piattaforma illegali di streaming e download diretto.
Questo sarebbe possibile attraverso l’impiego delle informazioni raccolte finora dalle attività di monitoraggio di HADOPI e l’applicazione dell’articolo L336-2 del Codice francese sulla Proprietà Intellettuale.
In base a questa normativa l’Alta Autorità realizzerà un sistema di valutazione delle situazioni finora affrontate sulla base del quale si studierà la possibilità di adottare nuove misure legislative; inoltre, verrà aperto un dialogo con le piattaforme illecite e con i loro intermediari finanziari in modo tale da trovare insieme una via per porvi rimedio .
Claudio Tamburrino