Confermato dal ministro alla Cultura Aurélie Filippetti, il processo di revisione della famigerata Dottrina Sarkozy ha ricevuto il segnale di via libera dal governo francese, nel pacchetto di proposte presentato nello scorso maggio dal giornalista e imprenditore Pierre Lescure. La gestione del meccanismo basato sull’invio graduale degli avvisi agli scariconi – meglio noto come three strikes – passerà dai membri di HADOPI a quelli del Conseil Supérieur de l’Audiovisuel (CSA) , l’organismo che dal 1989 regola l’intero sistema audiovisivo transalpino.
Come già annunciato nel rapporto Lescure, la misura estrema della disconnessione da Internet sarà abolita per un approccio più morbido alle attività di violazione del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica. Dopo i primi due avvertimenti – il primo via posta elettronica, il secondo a mezzo raccomandata – gli utenti francesi rischieranno solo una multa fino a 1500 euro , comunque fissata da un giudice e non elevata automaticamente come richiesto dall’industria dei contenuti.
Stando alle ultime dichiarazioni del ministro Filippetti, il passaggio di consegne da HADOPI al CSA permetterà l’avvio di un ulteriore processo di modernizzazione dell’organismo che regola i media, abbracciando le nuove sfide lanciate dal digitale. Attuale presidente di CSA, Olivier Schrameck ha già incontrato gli esponenti dell’industria cinematografica locale per assicurare l’avvio di una nuova fase nella lotta alla “pirateria massiva” su Internet.
Notando l’aggettivo usato da Schrameck, il meccanismo dei tre colpi avrebbe mancato clamorosamente i suoi obiettivi, dopo che un’analisi commissionata dalla stessa HADOPI aveva sottolineato come le proporzioni fra pirati e consumatori legali sia rimasta del tutto stabile negli ultimi anni . È pur vero che le ghigliottine di HADOPI sono state applicate in casi molto isolati e solo a ridosso del loro smantellamento.
Non riuscendo a misurare gli effetti positivi e negativi dall’applicazione dei meccanismi di disconnessione – sulle dita di poche mani il totale degli utenti arrivati al terzo avviso – uno studio condotto all’australiana Monash University non ha trovato alcun collegamento diretto tra l’adozione del regime anti-pirateria (dalla Francia alla Nuova Zelanda) e una significativa riduzione nella massa di downloader . Se pure è registrabile un calo vistoso nel traffico P2P, l’aumento del volume di dati con connessioni sicure HTTPS (o reti VPN, piuttosto che proxy) è aumentato sensibilmente dopo l’introduzione delle ghigliottine del copyright.
Mauro Vecchio