Le prime lettere firmate HADOPI, l’organismo che nell’ordinamento francese dovrà vigilare sul rispetto del diritto d’autore online, sono state inviate già venerdì dagli ISP Numericable e Bouygues.
A questi due, si sono unite ieri anche Orange e SFR. Non lo farà invece l’ISP Free , che con un breve comunicato ha spiegato che attende il chiarimento sulla questione del rimborso per questo servizio di identificazione degli indirizzi IP e invio delle missive minatorie. Ha infatti sottolineato alcune incongruenze e mancanze nell’impianto normativo previsto dalla dottrina Sarkozy (in particolare l’assenza di misure atte a sanzionare la mancata notifica degli atti agli interessati, e la previsione di una multa solo in caso di mancata identificazione dell’indirizzo IP), spiegando che ha tutta l’intenzione “di limitarsi a rispettare la legge”, prima che di collaborare con l’Autorità.
Mentre esordisce online il sito Hadopi.fr , comunque, il meccanismo a tre colpi previsto dalla Dottrina Sarkozy ha sparato la prima cartuccia.
Online, tuttavia, per il momento delude l’attesa sezione sui consigli e le istruzioni per mettere in sicurezza la propria rete da possibili accessi non autorizzati (che ricadranno nella responsabilità oggettiva del proprietario dell’indirizzo IP: le indicazioni restano sul generico, si parla di antivirus, di preferenza da accordare ai protocolli WPA o WPA2 rispetto al WEP, ma non molto di più viene detto (si accenna appena, per esempio, all’esistenza di soluzioni di software libero), rimandando ai consigli del proprio ISP. E a futuri interventi sulle stesse pagine, in particolare per quanto riguarda le soluzioni software di sicurezza sponsorizzate di cui si preannuncia una lista.
È inoltre prevista una conferenza , che si terrà nella sede dell’Autorità di vigilanza, per dare il via alla terza fase della dottrina Sarkozy, quella secondo cui dovrebbero essere incentivate le alternative legali alla condivisione illegale di file protetti da diritto d’autore e tallone d’Achille della struttura normativa che per questo argomento non ha ancora previsto nulla.
In questa sede, si legge nel comunicato di HADOPI, non verrà data alcuna risposta ad eventuali domande sulla risposta graduale alla condivisione illecita iniziata con le lettere di oggi.
Claudio Tamburrino