Mentre in Italia è stata annunciata la digitalizzazione dei testi delle biblioteche da parte di BigG, il governo tedesco è sul piede di guerra contro Google Book Search.
Sarebbe stato depositato, infatti, un ricorso contro l’accordo firmato da Google e dagli autori ed editori statunitensi che permetterebbe la creazione di una mega biblioteca online.
Secondo il governo tedesco il patteggiamento firmato nel 2008 violerebbe le norme di Berlino sul copyright , non proteggendo gli autori ed editori tedeschi. In base a quanto dichiarato da Johannes Christian Wichard, dirigente del ministero della Giustizia tedesco, l’accordo avrebbe il drammatico effetto di creare una nuova gestione globale dei diritti d’autore, senza però prevedere alcun contributo degli editori tedeschi, interessati e colpiti dalla decisione della corte statunitense.
In una nota , Google ha già chiarito la sua posizione a riguardo. Il patteggiamento da 125 milioni riguarderebbe solo il territorio statunitense, sarebbe regolato da leggi statunitensi e solo i lettori d’oltreoceano potrebbero usufruire della biblioteca online. L’Europa, dunque, non verrebbe affatto toccata dall’iniziativa di BigG. Ma il governo tedesco non ne sarebbe del tutto certo.
La Germania diventa, così, il primo Paese ad opporsi all’iniziativa di Google, anche se già altre voci di protesta si sono alzate negli scorsi mesi. Il dipartimento di Giustizia degli States sta già analizzando l’accordo e le eventuali violazioni del copyright e anche i rivali di BigG Microsoft, Yahoo! e Amazon hanno dichiarato la loro contrarietà.
L’Unione Europea ha, poi, di recente annunciato un’interrogazione per approfondire gli effetti dell’accordo di BigG sul diritto d’autore in Europa.
Il patteggiamento, raggiunto dopo anni di battaglie legali, prevede il pagamento da parte di Mountain View di 125 milioni di dollari a favore delle associazioni degli editori, in cambio della creazione del registro di opere da mettere a disposizione del pubblico con il consenso degli autori.
Federica Ricca