La Commissione europea ha avviato un’indagine per verificare il rispetto del Digital Services Act da parte di X. In base allo studio di NewsGuard, la maggioranza degli utenti che diffondono fake news sulla guerra tra Hamas e Israele sono abbonati Premium. La situazione potrebbe peggiorare con il lancio di altri due piani annunciato da Elon Musk.
Utenti verificati “superdiffusori” di fake news
Oltre al famoso badge blu, gli abbonati a X Premium possono accedere a diversi vantaggi. Uno di essi è la priorità di visualizzazione nei commenti e nei risultati delle ricerche. Basta quindi sottoscrivere un abbonamento per mostrare post con notizie, immagini e video falsi più in alto rispetto a quelli dei non abbonati.
Analizzando 250 post in lingua inglese con maggiore engagement (più like, repost e risposte) che promuovevano una delle 10 principali fake news sulla guerra, NewsGuard ha scoperto che il 74% di essi era stato condiviso da account verificati. Durante la prima settimana del conflitto, questi post hanno ricevuto 1.349.979 interazioni e sono stati visti oltre 100 milioni di volte.
Invece di aumentare il numero di moderatori, l’azienda californiana ha migliorato la funzionalità di fact-checking in crowdsourcing, ovvero le note della collettività. NewsGuard ha tuttavia rilevato che le note sono state aggiunte solo a 79 dei 250 post (32%).
X è il social network preferito per la diffusione di notizie false, ma la disinformazione relativa alla guerra è presente anche su Facebook, Instagram, TikTok e Telegram. Anche Meta e TikTok sono finite sotto la lente della Commissione europea. Telegram non deve rispettare gli obblighi del Digital Services Act, in quanto non è una piattaforma online di grandi dimensioni (VLOP). I canali di Hamas sono molto popolari e difficilmente verranno chiusi.