Dopo quello di Media Matters for America (denunciata da Elon Musk), anche lo studio di NewsGuard dimostra che molti annunci pubblicitari di noti brand vengono mostrati accanto a post che contengono notizie, immagini e video falsi sulla guerra tra Hamas e Israele. L’organizzazione di New York aveva già rilevato che i principali diffusori di fake news sono gli abbonati a X Premium.
Ads revenue sharing per notizie false
Tra le forme di pubblicità offerte da X c’è quella “programmatica”. Gli annunci mostrati a determinati utenti sono scelti da un algoritmo e l’inserzionista non può scegliere dove devono apparire. Tra il 13 e il 22 novembre, NewsGuard ha scoperto che questi annunci programmatici sono stati visualizzati sotto 30 post con contenuti falsi sulla guerra tra Hamas e Israele.
Questi 30 post virali con oltre 92 milioni di visualizzazioni in totale sono stati pubblicati dai 10 principali diffusori di fake news su X. La metà di questi post non aveva note della collettività (poco utili secondo Bloomberg), quindi i creatori dei contenuti possono ricevere una parte delle entrate derivanti dall’advertising (ads revenue sharing). I post con note della collettività non ricevono invece nessun compenso.
NewsGuard ha trovato 200 annunci pubblicitari di 86 brand sotto a 24 dei 30 post mostrati nel feed degli utenti in cinque paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia e Italia). L’organizzazione ha contattato X, ma non ha ricevuto nessuna risposta. Subito dopo, Elon Musk ha scritto su X che tutte le entrate derivanti da advertising e abbonamenti associati alla guerra saranno devolute agli ospedali in Israele e alla Croce Rossa di Gaza.
Sotto 14 dei 15 post senza note della collettività erano visibili gli annunci di 70 brand, tra cui Pizza Hut, Airbnb, Microsoft, Paramount, Oracle, Anker, ABB Robotics, Virgin Group, ASUS e Mediobanca. In pratica, queste aziende finanziano indirettamente i maggiori diffusori di fake news su X. Commissione europea, IBM, Apple, Disney, Paramount e altri brand hanno sospeso l’advertising.