Meta aveva annunciato una serie di misure per bloccare la diffusione delle fake news relative al conflitto tra Hamas e Israele. L’azienda di Menlo Park ha ora aggiornato il post per comunicare alcune novità che riguardano i commenti su Facebook e la risoluzione di un bug che aveva ridotto la visibilità delle storie su Instagram.
Restrizioni per i commenti su Facebook
In seguito all’attacco terroristico di Hamas contro Israele, Meta ha introdotto una serie di misure per limitare la diffusione di contenuti violenti e illegali. Essendo un’organizzazione terroristica, i contenuti che inneggiano ad Hamas sono vietati e quindi verranno eliminati. Considerato il numero elevato di segnalazione potrebbero essere rimossi per errore contenuti non vietati dalle regole.
L’azienda di Menlo Park sottolinea che non c’è nessuna intenzione di sopprimere le discussioni. È quindi falso che siano stati censurati i contenuti pro-Palestina. Meta conferma che la ridotta visibilità delle storie su Instagram era dovuta ad un bug (prontamente risolto). Il problema ha riguardato tutti gli account nel mondo. È stato anche risolto il bug che impediva lo streaming live su Facebook.
Per proteggere gli utenti da commenti sgraditi e indesiderati sono state implementate tre misure temporanee. Nelle regioni interessate dalla guerra è stata cambiata l’impostazione predefinita per chi può aggiungere un commento ai nuovi post pubblici su Facebook: solo amici e follower.
Meta ha inoltre semplificato l’eliminazione in blocco dei commenti e disabilitato la funzione che permette di visualizzare i primi uno o due commenti ai post nel feed. Infine è stata introdotta la funzionalità per il blocco del profilo Facebook in un solo passaggio.