La scorsa settimana, il numero uno di Telegram, il CEO e fondatore Pavel Durov, ha posto un interrogativo tanto delicato quanto importante. Nell’ambito del conflitto in corso a Israele e nella striscia di Gaza, è opportuno chiudere i canali gestiti da Hamas all’interno dell’applicazione? Oppure è meglio lasciarli operativi? Un quesito legittimo, considerando come lo strumento sia stato già impiegato per avvisare la popolazione di un attacco imminente. A inizio ottobre, ha permesso ai civili presenti nella zona di Ascalona di mettersi in salvo.
Telegram ha chiuso i canali di Hamas (su Android)
Alla fine, una decisione è stata presa. La piattaforma ha scelto di bloccare l’accesso a quello che è ritenuto il canale ufficiale di Hamas (hamas_com) e a quello delle Brigate Ezzedin al-Qassam (al-Qassam brigades), il braccio armato dell’organizzazione. Lo ha fatto, al momento, solo ed esclusivamente impedendolo a chi si connette da un dispositivo Android, poiché ritenuti in violazione dei termini di servizio stabiliti da Google. Rimangono quindi fruibili dalle applicazioni sugli altri sistemi operativi.
Il gruppo di Mountain View ha confermato il ban, facendo riferimento alle linee guida sui contenuti inappropriati (link di approfondimento), in particolare a quelli di natura terroristica
.
Tutti (o quasi) i big del mondo online hanno preso posizione. Meta, ad esempio, ha annunciato limitazioni per la pubblicazione dei post su Facebook nella regione. I vertici di TikTok sono stati spinti a un intervento dall’Unione Europea. E per quanto riguarda X (in passato Twitter), il social di Elon Musk ha scelto di investire sul miglioramento delle funzionalità di fact-checking anziché ampliare il team di moderazione, ma con risultati fin qui tutt’altro che incoraggianti.
Abbiamo effettuato un test. Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, il primo dei due canali (hamas_com) risulta ancora accessibile da Telegram su smartphone Android, attraverso l’applicazione appena scaricata da Google Play. L’ingresso e la consultazione dei post non incontrano ostacoli. Con tutta probabilità, il blocco non è ancora effettivo in tutti i territori o è limitato solo ad alcuni. Il secondo (al-Qassam brigades), non è indicizzato, ma se ne trovano altri con nomi simili e migliaia di iscritti, raggiungibili senza problemi.