Si è appreso nelle scorse ore che un’intesa, inseguita da qualche tempo da Microsoft, è stata finalmente raggiunta con il Governo vietnamita: in base al protocollo sottoscritto nelle scorse ore, il governo di Hanoi si impegna a non utilizzare copie pirata di Windows sui computer degli uffici governativi.
Non si tratta evidentemente di un accordo destinato ad abbassare significativamente il tasso di pirateria in Vietnam, considerato tra i più elevati al Mondo, ma di una proposizione simbolica , che Microsoft spera possa essere di esempio. Non è un caso se la firma del Governo arriva proprio mentre anche la banca statale Vietindebank ne ha sottoscritto uno analogo.
Va anche detto che il computing sta conoscendo in Vietnam una notevole diffusione, spinto in particolare dai locali pubblici che consentono al grosso della popolazione Internet di accedere; allo stesso tempo un ruolo non secondario lo giocano i software pirata, che si recuperano facilmente sul mercato nero a prezzi bassissimi.
L’interesse di Microsoft per il paese, di recente Bill Gates ha visitato Hanoi, si intreccia con gli impegni assunti dal Governo locale per combattere le violazioni alla proprietà intellettuale, un passaggio fondamentale per l’avvicinamento del Vietnam all’Organizzazione mondiale del Commercio, il WTO.