Microsoft ha presentato i risultati finanziari del primo trimestre del suo anno fiscale 2015: i profitti arrivano a quota 4,5 miliardi di dollari e permettono a Microsoft di sorridere nonostante le spese sostenute per metabolizzare il recente costoso acquisto di Nokia e di superare le aspettative degli analisti. Nel dettaglio il trimestre che si conclude il 30 settembre fa segnare a Microsoft un fatturato da 23,20 miliardi di dollari ed un guadagno per azione di 0,54 dollari .
Il precedente trimestre – peraltro – già aveva fatto segnare numeri sostanzialmente positivi ammortizzando il fardello dell’operazione con al centro il produttore mobile finlandese: tuttavia per tale acquisto vi sono state conseguenze anche in questo trimestre, ed in particolare 1,14 miliardi di dollari in spese di integrazione e ristrutturazione . Confermati – rispetto al periodo precedente – anche i settori di successo, con il cloud in pole position , seguito dall’hardware. Nonostante il fatturato tra le nuvole rappresenti ancora appena il 5 per cento delle vendite totali di Redmond (1,2 miliardi di dollari) sono cifre quasi triplicate nell’ultimo periodo, con i profitti cresciuti del 194 per cento.
Va bene anche la divisione Devices and Consumer il cui fatturato cresce del 47 per cento fino a sfiorare gli 11 miliardi di dollari: con il lancio di Xbox One in 28 nuovi mercati le vendite sono incrementate del 102 per cento , superando così di slancio anche il più 25 per cento di Office 365 ed allineandosi al periodo largamente positivo di Surface (recentemente razionalizzato a partire dal taglio di Surface Mini, cancellato poco prima della sua supposta presentazione) il cui fatturato è cresciuto del 127 per cento grazie soprattutto al periodo positivo di Surface Pro 3 . Crescono, inoltre, anche i numeri di Lumia per cui in questi giorni è stata scelta la strategia complessiva: le ultime voci confermano che solo la fascia alta sarà associata direttamente a Microsoft, mentre nei mercati emergenti e nella fascia bassa continueranno a esistere terminali marchiati Nokia.
Claudio Tamburrino