Roma – C’è ancora molto da chiarire su quanto sta accadendo a poche ore da una iniziativa clamorosa che prevede la distribuzione su web dell’ultimo libro della saga di Harry Potter da parte di un gruppo di non vedenti: il libro in formato digitale potrà essere comprato a 4,80 euro, una frazione del prezzo in libreria, quanto basta per pagare i diritti d’autore.
C’è da chiarire perché negli ultimi giorni l’accesso ai siti dell’iniziativa ideata dall’esponente radicale Paolo Pietrosanti, pietrosanti.net e pietrosanti.org , è divenuto impraticabile e non sono assolutamente chiare le ragioni di quello che appare come un oscuramento. Sulle liste dedicate all’argomento si parla esplicitamente di censura ma è una censura decisamente particolare e un po’ pasticciona se si considera che un altro libro distribuito digitalmente da Pietrosanti, il capolavoro Delitto e Castigo di Fiodor Dostoevskji, è ancora accessibile proprio su pietrosanti.org.
Di censura parla peraltro lo stesso Pietrosanti nella sua ultima nota. “Ieri pomeriggio – ha spiegato – è stato oscurato il sito www.pietrosanti.net nonostante non recasse alcun contenuto illegale. Si tratta di un atto molto grave. È assolutamente evidente che il motivo dell’oscuramento è in parte molto consistente nelle parole, nel contenuto, nelle opinioni espresse nel sito, che sono in ogni caso parallelamente su www.pietrosanti.ws. E sono del tutto legittime”. E segnala anche come la casella email paolo@pietrosanti.net sia stata “arbitrariamente disabilitata”.
Il tutto avviene in giorni di grande tensione. Dopo l’annuncio dell’iniziativa che tende a rendere disponibili versioni accessibili di Harry Potter e l’ordine della Fenice , infatti, i toni della polemica sull’accessibilità delle opere per i non vedenti si sono alzati notevolmente.
L’editore del libro, Salani, ha già preannunciato che, qualora Pietrosanti e i sostenitori dell’iniziativa decidessero davvero di procedere con la loro iniziativa, allora chiederà la sospensione della distribuzione web e trascinerà Pietrosanti in tribunale, una posizione che difficilmente basterà a impedire la distribuzione web del libro, ribadita da Pietrosanti nella sua ultima nota.
Nonostante la “sparizione” pur parziale dei due siti, su pietrosanti.ws continua indisturbata la preparazione alla distribuzione del libro che, a questo punto, appare imminente.