Con l’imminente introduzione della nuova linea di fotocamere digitali medio formato H4D , lo storico marchio Hasselblad afferma che porterà nel mondo della fotografia “la più importante innovazione tecnologica dell’ultimo decennio”. Il celebre produttore di macchine fotografiche svedese si riferisce al suo nuovo sistema di messa a fuoco automatica True Focus , a suo dire capace di surclassare le tecnologie autofocus multipunto oggi impiegate sulle reflex.
“True Focus aiuta a risolvere una delle sfide più ardue che i fotografi professionisti devono affrontare oggigiorno, e cioè una vera ed accurata messa a fuoco su tutto il campo dell’immagine”, spiega Christian Poulsen, CEO di Hasselblad. “In assenza dell’autofocus multipunto, una tipica fotocamera con autofocus è in grado di misurare correttamente la messa a fuoco solamente su un soggetto al centro dell’immagine. Quando un fotografo desidera mettere a fuoco un soggetto al di fuori dell’area centrale, deve fissare la messa a fuoco sul soggetto e poi ricomporre l’immagine. Soprattutto alle brevi distanze, l’operazione di ricomposizione causa errori nella messa a fuoco dal momento che il piano della nitidezza della messa a fuoco segue il movimento della fotocamera perpendicolarmente all’asse dell’obiettivo”.
Per risolvere questo problema, praticamente tutte le DSLR hanno adottato un sistema AF multipunto dotato di gruppi di sensori decentrati: questi ultimi possono essere utilizzati dal fotografo per mettere a fuoco, senza ricomporre l’immagine, soggetti che non si trovano al centro dell’inquadratura. Christian Poulsen ritiene però che tali soluzioni siano scomode e poco flessibili, e portino spesso a risultati poco soddisfacenti per i fotografi professionisti.
“I fotografi si sono abituati ad utilizzare sistemi di autofocus nel loro lavoro quotidiano e ciò che noi osserviamo è un aumento del numero di punti di messa a fuoco con cui viene pubblicizzata qualsiasi nuova ondata di prodotti AF. Il termine autofocus multipunto è tuttavia leggermente fuorviante per fotocamere con sensori più grandi del formato APS”, continua Poulsen. “A causa della fisica di una fotocamera SLR, i punti di messa a fuoco decentrati che vengono offerti sono tutti relativamente concentrati vicino al centro dell’immagine. Per impostare la messa fuoco al di fuori di quest’area centrale il fotografo è ancora costretto innanzitutto a mettere a fuoco e poi a spostare la fotocamera per una nuova inquadratura. Il risultato è una perdita di messa a fuoco”.
La soluzione proposta dalla casa svedese, che come si è detto porta il nome di True Focus, utilizza sei sensori di movimento per registrare gli spostamenti della fotocamera durante qualsiasi ricomposizione: in base a questi dati, il processore Absolute Position Lock (APL) calcola la giusta distanza di messa a fuoco ed effettua le dovute regolazioni agendo sul motore autofocus dell’obiettivo. Hasselblad afferma che il processo viene effettuato in tempi così rapidi da non influenzare in alcun modo la velocità di scatto.
Il produttore europeo, le cui fotocamere hanno letteralmente raggiunto la Luna , sostiene che la propria tecnologia permetterebbe ai fotografi di concentrarsi sulla composizione delle foto e sulla creatività piuttosto che sul controllo manuale della fotocamera.
Per la realizzazione di True Focus Hasselblad ammette di essersi ispirata alla console da gioco Nintendo Wii, che come noto utilizza accelerometri e giroscopi per misurare e tracciare il movimento del proprio controller wireless.
Le prime due macchine ad avvalersi del True Focus sono la H4D-60, con sensore da 60 megapixel e prezzo di 28.995 euro, e la H4D-50, con sensore da 50 megapixel e prezzo di 19.995 euro. La prima verrà commercializzata a partire da novembre, la seconda all’inizio del prossimo anno. Dal momento che la H4D-50 sostituirà la H3DII-50, chi acquisterà il vecchio modello tra adesso e il primo trimestre 2010 riceverà un upgrade gratuito alla H4D-50.
Contestualmente Hasselblad ha anche annunciato il rilascio di Phocus 2.0, nuova versione del proprio software per il fotoritocco che promette una migliore velocità e un livello di funzionalità e facilità d’uso paragonabili a quelle di software ben più blasonati, come Adobe Lightroom ed Apple Aperture.
Alessandro Del Rosso