Segno distintivo di una longevità mai sperimentata prima con gli standard di codifica digitale, il formato MP3 spopola oramai tra store di primo piano che ribadiscono orgogliosi il fatto di offrire musica di qualità assieme alla più vasta compatibilità possibile con i lettori. La longevità di MP3 è però anche il tallone d’Achille di una fedeltà non sempre all’altezza della moderna componentistica informatica o delle orecchie affinate di un audiofilo, ma HDtracks intende porre rimedio al problema proponendo la formula innovativa della musica in alta definizione .
Fondata dai responsabili dell’etichetta per audiofili Chesky Records , la nuova start-up “sfonda” il muro del tradizionale formato MP3 elevando il campionamento digitale del suono dai 44/48 KHz a 16 bit tipico dello standard CD-Audio sino a 96 KHz con 24 bit di precisione , dando in teoria un senso a tutte quelle schede audio in grado di gestire una tale qualità audio divenute da anni standard anche in ambiente desktop.
Il pezzo forte dell’offerta di HDtracks è attualmente composto dagli artisti sotto contratto delle label Chesky Records, 2L e Reference Recordings, artisti la cui musica è disponibile in formato FLAC in “alta definizione” o in formato MP3 a 320 kbps, anche se in questo caso la campionatura dei dati è naturalmente inferiore, con tutto quello che ne consegue sulla fedeltà del suono.
I brani vengono offerti DRM-free , il che equivale alla possibilità di ascoltarli su qualsiasi dispositivo compatibile con il formato senza confini di mura, nazioni o improbabili ecosistemi di blindatura . Il contrappasso per la qualità e la libertà di fruizione però si paga salato : ogni brano costa 2,49 dollari, mentre un album arriva a 15,98 dollari.
A parte questo, ci si potrebbe chiedere se valga la pena adottare campionature superiori a quella del CD-Audio per godere di un suono realmente migliore . Per David Chesky, fondatore di HDtracks, la risposta è sicuramente affermativa perché “i file in alta risoluzione sono un enorme passo avanti nel mondo del suono”.
Alfonso Maruccia