HeyGen, l'AI che ti fa parlare in un'altra lingua nei video

HeyGen, l'AI che nei video ti fa parlare in un'altra lingua

HeyGen permette di doppiare i propri video in più lingue aggiungendo la sincronizzazione labiale per un risultato incredibilmente naturale.
HeyGen, l'AI che nei video ti fa parlare in un'altra lingua
HeyGen permette di doppiare i propri video in più lingue aggiungendo la sincronizzazione labiale per un risultato incredibilmente naturale.

Chi fermerà l’intelligenza artificiale? Ogni giorno ci dimostra che in termini di utilizzo questo strumento è sorprendente. È il caso di HeyGen, un nuovo strumento AI, che traduce automaticamente un video nella lingua desiderata aggiungendo la sincronizzazione labiale. Le dimostrazioni sono… impressionanti!

Come funziona HeyGen

Il sito HeyGen consente di generare facilmente video utilizzando presentatori creati dall’intelligenza artificiale, ma non è finita qui. Una volta registrato il video, infatti, il sito lo doppierà in una lingua diversa dalla propria. Lo fa sovrapponendo all’immagine un’altra bocca per dare l’impressione che si stia effettivamente parlando la lingua scelta. Si potrebbe pensare che il risultato finale sia innaturale, ma non è così: la sincronizzazione labiale e il risultato finale sono incredibili.

HeyGen permette di parlare diverse lingue!

Per il momento, HeyGen può tradurre nelle seguenti lingue:

  • Inglese americano
  • Inglese
  • Spagnolo
  • Francese
  • Hindi
  • Italiano
  • Tedesco
  • Polacco
  • Portoghese

È possibile testare personalmente la funzione. Per farlo, è sufficiente filmarsi mentre si parla per almeno 30 secondi, fino a un massimo di 5 minuti. Il file video deve essere in formato mp4, quicktime o webm e non deve superare i 500 MB.

Per avere un’idea di quello che questo strumento AI è in grado di fare, basta dare un’occhiata al video qui sotto, che testa la traduzione dall’inglese al francese e al tedesco.

HeyGen offre un servizio a basso costo e rapido. Con soli 27 euro, è possibile doppiare circa 15 minuti di video in diverse lingue. Questa offerta sta creando scompiglio nel mondo del doppiaggio. I professionisti, infatti, temono di perdere il loro lavoro a causa di una tecnologia più economica, ma di qualità inferiore. Alcune aziende potrebbero essere tentate di scegliere HeyGen per doppiare i loro video, sacrificando la qualità e l’espressività delle voci umane per risparmiare tempo e denaro. Si tratta di una sfida che mette in discussione il valore e il futuro del doppiaggio professionale.

Anche YouTube utilizzerà l’AI per doppiare i video in più lingue

Al VidCon 2023, YouTube ha annunciato che consentirà ai creator di doppiare i propri video in altre lingue con l’intelligenza artificiale. Il software, sviluppato da Aloud e parte dell’incubatore Area 120 di Google, una volta implementato aprirà i contenuti a un pubblico molto più ampio. Permetterà ai creator di doppiare i loro video in diverse lingue usando la sintesi vocale.

Questo renderà i video più accessibili e raggiungibili a un pubblico globale. Prima, i creator dovevano pagare fornitori esterni per il doppiaggio, ma ora possono farlo gratuitamente con Aloud. Non si sa se in futuro YouTube vorrà guadagnarci da questo servizio.

Quando gli utenti guardano un video, possono cambiare la lingua dell’audio usando il pulsante “Traccia audio” che si trova nell’icona a forma di ingranaggio, sotto l’opzione dei sottotitoli. Per esempio, il canale di scienza Amoeba Sisters, che parla in inglese, ha una versione doppiata in spagnolo fatta con l’intelligenza artificiale di Aloud.

Come funzionerà il doppiaggio su YouTube?

L’obiettivo di Aloud, è di offrire un “doppiaggio di alta qualità in pochi minuti” grazie all’intelligenza artificiale. Lo strumento funziona in modo semplice: prima, crea una traduzione scritta del video, che i creator possono verificare e modificare come preferiscono. Poi, sulla base di questa traduzione, realizza il doppiaggio. I creator possono scegliere tra diversi narratori e decidere come pubblicare il video doppiato.

Secondo Amjad Hanif di YouTube, la piattaforma sta già testando questo strumento con centinaia di creator di contenuti. Per ora, è possibile doppiare i video dall’inglese allo spagnolo e al portoghese, ma presto saranno disponibili altre lingue.

Aloud non è ancora disponibile per tutti gli utenti, ma esiste una lista di attesa alla quale gli utenti possono iscriversi se desiderano avere accesso.

Hanif ha spiegato che YouTubecerca di rendere le tracce audio tradotte il più simili possibile alla voce del creatore, con maggiore espressività e sincronia tra le parole e i movimenti delle labbra.

La rivolta degli artisti contro l’intelligenza artificiale

Il fiorire di questi strumenti AI, ha scosso il mondo dello spettacolo a Hollywood. Attori e sceneggiatori hanno incrociato le braccia per rivendicare i loro diritti e la loro dignità di artisti. A loro si sono aggiunti i doppiatori, soprattutto quelli che lavorano nell’industria dei videogiochi, che si sentono sfruttati e sottovalutati dagli studi cinematografici.

Questi ultimi, infatti, hanno deciso di ridurre i costi e le garanzie per i professionisti del settore, affidandosi sempre più all’intelligenza artificiale per creare personaggi e dialoghi. Una scelta che mina la qualità e l’originalità delle opere, nonché il futuro di migliaia di persone che vivono di questo mestiere. Un domani, infatti, gli artisti potrebbero essere sostituiti da macchine prive di talento e creatività, che si limitano a copiare in modo meccanico e a basso costo.

Lo sciopero degli artisti a Hollywood ha provocato il rinvio di numerose produzioni cinematografiche e televisive. Tra queste, spiccano i titoli della Marvel e la prossima stagione di Stranger Things, attesi da milioni di fan in tutto il mondo.

Il loro obiettivo è ottenere maggiori tutele e riconoscimenti da parte degli studi cinematografici, che vogliono sostituirli con l’intelligenza artificiale per risparmiare sui costi. Una situazione che mette a rischio la qualità e l’innovazione delle opere artistiche, oltre che il lavoro e la dignità di chi le crea.

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Pubblicato il
23 set 2023
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