Gli alti vertici del Dipartimento di Stato statunitense l’avevano già descritto come l’organizzazione terroristica più avanzata sul pianeta. Ovvero quella che meglio di tutte ha saputo sfruttare le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Il movimento libanese noto come Hezbollah è ora riuscito a compromettere un’intero network di spionaggio messo in piedi dalla Central Intelligence Agency (CIA) .
È stata l’agenzia di stampa Associated Press (AP) a parlare di una specifica unità di contro-spionaggio voluta dal leader Sheik Hassan Nasrallah, vero e proprio braccio high tech di Hezbollah. I tecnici del partito libanese sarebbero riusciti a tracciare gli spostamenti di svariate spie statunitensi operative in Medio Oriente . Identificato anche un secondo gruppo di agenti del governo israeliano.
Stando alle ricostruzioni offerte dalla stampa internazionale, gli uomini di Nasrallah avrebbero sfruttato un semplice software non-proprietario . Andando successivamente alla ricerca di anomalie nei traffici voce e dati di un nutrito gruppo di dispositivi mobili. In particolare di quei telefonini usati raramente o soltanto da determinati luoghi – e comunque per brevi periodi di tempo – in terra libanese.
Pare che una delle parole in codice usate dalle spie della CIA fosse pizza . Non certo una genialata, dal momento che l’unità di Hezbollah sarebbe riuscita ad identificare almeno una dozzina di agenti a stelle e strisce perché riunitisi in uno dei locali a Beirut della nota catena Pizza Hut . Si teme ora per la vita degli agenti israelo-statunitensi, finiti nelle grinfie del partito guidato da Nasrallah.
Mauro Vecchio