C’è chi trascorre una vita intera inseguendo la fama e chi invece se la vede rovesciare addosso senza far nulla perché accada, semplicemente perché è giusto così, perché è scritto. András Arató rientra senza dubbio alcuno in quest’ultima categoria. Di chi si tratta? Del protagonista di Hide the Pain Harold, il meme del decennio secondo una ricerca condotta dalla piattaforma Imgur coinvolgendo la community di utenti.
Il meme del decennio è Hide the Pain Harold
Patetici i tentativi di mettere i bastoni tra le ruote al migliore per distacco da parte di gattini imbronciati e triangoli amorosi. Anche la magia di Gandalf il Grigio e l’autorevolezza di Obama si sono dovute inchinare di fronte all’inarrivabile. Il vecchietto più virale della grande Rete si è guadagnato un quinto esatto delle preferenze, lasciando che gli altri si scorticassero a vicenda nel vano tentativo di raggiungerlo. Segue a distanza “a-new-badly-photoshopped-photo-of-michael-cera-everyday” (da leggere rigorosamente tutto d’un fiato) e, più staccato, “This is fine”. Se non avete idea di cosa si tratta non importa: sono nulla in confronto ad Harold.
András Arató, dalla pensione a El Kun Agüero
Chi è davvero il protagonista del meme? Quando è diventato un’icona del mondo online? András Arató è un ex ingegnere elettrotecnico ungherese, classe 1945 e residente nella città di Kőszeg, che un decennio fa circa si è prestato a posare per una serie di fotografie destinate ad alcuni stock. Uno di questi è DreamsTime.
Nel settembre 2011 un utente della piattaforma Facepunch noto come Greenen72 ne ha condivise alcune, destando immediatamente l’attenzione di chi ne ha intuito il potenziale, tanto che nelle settimane successive sono spuntate le prime pagine Facebook dedicate a quello che di lì a poco sarebbe diventato un tormentone. La sua aura è tanto potente (>9.000) che una sola entità terrena non è sufficiente a contenerla e talvolta viene indicato anche come Maurice.
La celebrità lo ha portato sul palco di TED…
… e sul campo del Manchester City al fianco di El Kun Agüero…
… ma come i più grandi lui rimane umile. Sia lode ad Harold, sia lode al migliore. Il suo contegno e il suo modo composto di affrontare le brutture della vita, sorridendo a denti stretti e morendo un po’ dentro, siano d’esempio per tutti.