Sul blog ufficiale di HideMyAss! c’è un mulo in impermeabile e vistosi occhiali da sole. Al di sotto, un servizio gratuito di proxy per navigare online in maniera anonima, oltre che per “nascondere il tuo indirizzo IP e proteggere la tua identità in Rete”. Ordinaria amministrazione per una società che offre servizi di Virtual Private Network (VPN).
Le proteste sono però giunte puntuali e soprattutto numerose all’attenzione dei responsabili di HideMyAss! . Due membri del celebre collettivo hacker LulzSec sono stati arrestati dai federali statunitensi, accusati di intrusione informatica tra i meandri del sito ufficiale di Sony Pictures .
L’ennesima scorribanda del gruppo, che ha ora attirato l’attenzione per le modalità con cui i vertici del Federal Bureau of Investigation (FBI) sono giunti all’arresto di Neuron e Recursion (questi i nickname dei due membri di LulzSec). Entrambi avevano infatti sfruttato i servizi proxy e VPN offerti da HideMyAss! .
La società britannica ha così consegnato nelle mani delle autorità federali le informazioni relative ai due netizen, tirati in ballo nel corso di una conversazione IRC finita in Rete. Una corte d’Albione aveva dunque chiesto ai responsabili di HideMyAss! di consegnare i dati relativi ai due account .
In un recente post apparso sul blog della società, è stato evidenziato come le stesse policy di HideMyAss! non prevedano l’uso illegale dei servizi proxy e VPN . Le informazioni appartenenti ai vari utenti verrebbero dunque consegnate alle autorità in presenza di specifica richiesta da parte dell’autorità giudiziaria.
Mauro Vecchio