NASA sta provvedendo a certificare una seconda coppia di HoloLens, il dispositivo per la realtà aumentata e virtuale di Microsoft , così da poter tentare di nuovo di spedirli sulla Stazione Spaziale Internazionale a scopo sperimentale. La prima volta che ci avevano provato, gli scienziati dell’agenzia avevano registrato loro malgrado un incidente con il vettore SpaceX che avrebbe dovuto portare i dispositivi in orbita: vettore esploso nel corso del lancio .
Il Jet Propulsion Laboratory (JPL) sta ( di nuovo ) portando a termine le fasi finali della preparazione di nuovi esemplari HoloLens: una volta sulla ISS serviranno a portare a termine diversi esperimenti, alcuni volti all’utilizzo degli occhiali per compiti di supporto alla sperimentazione, altri per vagliare l’utilità di un device di questo tipo per la catalogazione e l’inventario dei materiali a bordo.
Nel primo caso l’utilità è evidente: oggi gli astronauti sono costretti ad affrontare un complesso programma di addestramento a terra, prima del lancio, per apprendere le nozioni necessarie a portare avanti esperimenti scientifici in assenza di gravità. Sebbene gli astronauti moderni siano per la maggior parte in grado di gestire queste attività, grazie a una preparazione scientifica di base indispensabile per essere selezionati per questo compito, difficilmente saranno esperti della materia: il supporto da terra di specialisti potrebbe contribuire a migliorare la qualità e il rendimento delle attività in orbita .
Gli HoloLens di Microsoft permettono sia di sfruttare la realtà aumentata, quindi sovrapponendo alla vista naturale informazioni aggiuntive fornite dal supporto informatico, sia di condividere con un utente remoto la vista di quanto si sta svolgendo: un esperimento di biologia condotto in cooperazione dagli astronauti con scienziati a terra permetterebbe di aumentare la produttività ed eventualmente anche di adattare i protocolli nel caso in cui quelli definiti a priori dovessero risultare superati in corso d’opera. Inoltre, compiti per i quali gli astronauti non sono stati addestrati, come procedure di riparazione in caso di guasti improvvisi , risulterebbero molto semplificati da una guida remota in diretta da Huston.
Un altro aspetto che pare molto significativo per la NASA è l’ inventario di bordo : sembra che rintracciare quanto stivato a bordo della stazione spaziale non sia sempre semplicissimo, così un software è stato realizzato per aiutare chi è a bordo a trovare il posto giusto per ogni cosa, in modo tale da tenere in ordine le scorte e recuperarle facilmente quando necessario.
Il prossimo tentativo di mandare gli HoloLens sulla ISS avverrà il prossimo dicembre: questa volta, però, invece di SpaceX sarà un cargo Orbital Sciences a trasportare gli occhiali di Redmond .
Luca Annunziata