Honda ha depositato, presso lo US Patent & Trademark Office, il brevetto di un sistema di monitoraggio del traffico automobilistico basato su car-cams . L’idea di fondo è quella di integrare delle micro-telecamere negli specchietti delle auto che permettano la registrazione video delle condizioni del traffico, sia nella zona anteriore del veicolo che in quella posteriore.
Tutti i filmati verranno successivamente trasmessi via network mobile ad un server centrale che si occuperà di elaborarli e renderli disponibili agli abbonati al servizio. Contemporaneamente, i dati provenienti dai sistemi GPS istallati sulle varie macchine permetteranno di creare mappe digitali della situazione traffico, con tanto di velocità di scorrimento dei mezzi.
L’accesso alla piattaforma informativa potrà avvenire sia via Internet che tramite le connessioni wireless dei computer di bordo delle auto. Insomma, gli automobilisti-abbonati potranno disporre non solo di un’informazione in “tempo reale” sulle condizioni del traffico, ma anche di occhi elettronici.
L’unica questione delicata, riscontrata dalla Honda, sembra riguardare il problema della salvaguardia della privacy. Una telecamera costantemente accesa che fornisce informazioni su ogni spostamento opera certamente sui confini del diritto. Per questa ragione i tecnici giapponesi hanno pensato di rendere le trasmissioni dei filmati completamente anonime. Inoltre, è prevista l’integrazione, in ogni auto dotata di telecamere, di un sistema di auto-spegnimento che possa attivarsi nei pressi delle abitazioni o dei luoghi di lavoro dei proprietari dei mezzi.
Honda si è sempre distinta per soluzioni automotive piuttosto innovative – come ad esempio l’ ADAS istallato sulle Accord , ma questo brevetto basato su video-camere sembra avere una connotazione decisamente più voyeuristica.
Dario D’Elia