Honor ha annunciato i piani per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa durante l’evento VivaTech di Parigi. Il produttore cinese ha mostrato la nuova architettura a quattro livelli che prevede l’esecuzione on-device, ma anche l’accesso al cloud, in particolare ai modelli IA sviluppati da Google, tra cui Gemini e Imagen 2.
Gemini sulla serie Honor 200
L’integrazione dell’IA in MagicOS 8.0, versione personalizzata di Android 14, è iniziata con il Magic6 Pro. Durante l’evento di Parigi, Honor ha illustrato l’architettura a quattro livelli che verrà utilizzata per portare le funzionalità IA su tutti i dispositivi (smartphone, tablet, notebook, smartwatch e auricolari).
Al livello più basso, l’IA cross-device e cross-OS costituisce la base di un ecosistema aperto che consente la condivisione di potenza di calcolo e servizi tra dispositivi e sistemi operativi. Il secondo livello (IA a livello di piattaforma) consente di avere un sistema operativo personalizzato che abilita l’interazione uomo-macchina e l’allocazione personalizzata delle risorse.
Il terzo livello (IA a livello di app) è relativo alle app IA generative che rivoluzioneranno l’esperienza degli utenti. Infine c’è il livello che consente l’accesso ai servizi cloud, garantendo la protezione della privacy. I primi saranno quelli di Google Cloud.
Un portavoce di Honor ha confermato a CNBC che gli utenti potranno sfruttare le capacità dei modelli Gemini e Imagen 2, quindi troveranno il chatbot e app per la generazione delle immagini. Molte funzionalità IA verranno integrate nella serie Honor 200 (il lancio europeo è previsto il 12 giugno). In Italia è già possibile acquistare il modello Lite.