Hosting condiviso: cos'è e i migliori (guida alla scelta)
Quando si parla di hosting, le alternative a vostra disposizione sono molteplici. Non esiste infatti una sola soluzione e questa guida all’hosting condiviso vi darà le basi per poter scegliere in piena libertà il piano più adatto alle vostre esigenze. Cos’è un hosting condiviso però lo dovete ancora scoprire. Se vi trovate su questa pagina infatti, molto probabilmente avete solo informazioni frammentarie su questo argomento. Proprio per questo motivo abbiamo creato questo focus sui migliori hosting condivisi, chiamati anche shared hosting, scelta perfetta soprattutto in alcuni casi. Sedetevi comodi e dedicateci qualche minuto del vostro tempo, non ve ne pentirete.
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Cos’è un hosting condiviso
Come vi abbiamo preannunciato poco fa, la prima cosa da capire è cos’è un hosting condiviso. Premesso che non ci occuperemo in questa guida di parlare approfonditamente di tutte le soluzioni per l’hosting, è importante capire in cosa differisce un server condiviso dagli approcci più tradizione. Con un hosting condiviso più siti web trovano spazio nello stesso spazio fisico. In questo caso quindi, vi troverete di fronte sia a lati positivi che a lati negativi. Uno shared hosting è solitamente molto economico: non avendo a che fare con uno spazio riservato esclusivamente al vostro progetto, potrete condividere le spese con altri utenti. Non è affatto raro, infatti, che un piano in abbonamento di questo tipo possa avere un prezzo di poche decine di euro all’anno.
Allo stesso tempo però, i limiti dell’hosting condiviso, vengono molto velocemente a galla in alcuni scenari. Essendo le risorse hardware e di rete condivise infatti, picchi di traffico di un sito web andrebbero a penalizzare anche gli altri “occupanti” dello stesso hosting. Vediamo quindi di capire in modo approfondito quali sono i casi in cui è preferibile utilizzare un servizio di questo tipo.
Le caratteristiche
Le caratteristiche di un hosting condiviso sono abbastanza semplici da comprendere, anche per quelli di voi che non hanno molta dimestichezza con questo argomento. Quando si accede a un servizio di questa tipologia, infatti, all’interno dello stesso server sono caricati più siti web. In termini pratici, quindi, è come se più utenti usassero contemporaneamente il vostro PC con sessioni diverse. Certo, le specifiche di un server ottimizzato per l’hosting sono molto diverse da un comune computer, ma anche in questo caso, all’aumentare del carico di lavoro e della banda di rete utilizzata si andrebbe incontro a dei problemi di non poco conto.
Punti di forza
I punti di forza di un hosting condiviso rendono questa soluzione una delle migliori disponibili per alcune categorie di utenti, nelle quali molti di voi sicuramente si rispecchieranno. Il primo lato positivo di questo servizio è sicuramente il costo. Questo è infatti particolarmente competitivo e adatto a tutte le tasche. Difficilmente si superano le poche decine di euro all’anno, cifra molto probabilmente disponibile per chiunque vuole investire nel mondo di internet. Allo stesso modo un server condiviso è la soluzione perfetta per chi non si accontenta di un hosting gratuito ma non ha nemmeno un progetto così complesso e sviluppato da pensare a un hosting dedicato.
Se correttamente calibrato infatti, un hosting condiviso riesce a garantire delle prestazioni superiori ai servizi gratuiti, permettendovi così di sperimentare un servizio più adatto al mondo business o comunque a quello professionale. Come vi mostreremo fra poco però, un server condiviso può mostrare anche dei lati negativi, da tenere sempre in considerazione.
Problemi ricorrenti
Anche se si parla di hosting condiviso professionale, ci sono una serie di problemi ricorrenti che potrebbero presentarsi in qualsiasi momento, soprattutto se il servizio non viene gestito nel modo giusto dal provider. Il più comune è sicuramente quello del sovraccarico della banda di rete. Questa situazione può verificarsi quando uno dei siti presenti nel server comincia a crescere nel numero di visite, fino ad andare ad occupare la maggior parte della banda di rete a discapito degli altri progetti. Il quantitativo di dati in entrata e in uscita tramite la rete Internet infatti, per quanto elevato, è comunque rappresentato da un numero finito. Proprio per questo motivo in un server condiviso, è bene che convivano siti di piccole o medie dimensioni, in maniera tale da non creare problemi tecnici risolvibili solo con il passaggio a un piano superiore.
I migliori hosting condivisi
Ora che avete maggiori informazioni a disposizione, è il momento di capire quali sono i migliori hosting condivisi. In questo inizio di anno abbiamo infatti testato per voi i servizi più interessanti fra quelli disponibili online, in maniera tale da fornirvi un quadro nitido e veritiero della situazione attuale. In ogni caso cercate di mantenere sempre ben a fuoco il vostro obiettivo principale. Solo mediando questo aspetto con i nostri consigli sarete in grado di trovare l’hosting condiviso più adatto alle vostre esigenze.
Keliweb
Keliweb è un nome non troppo conosciuto al grande pubblico ma sicuramente molto apprezzato dagli addetti ai lavori. Questo provider, infatti, vanta un’esperienza decennale nel mondo dell’hosting condiviso economico. L’azienda è completamente italiana e permette di accedere alla realizzazione di un sito web in pochi minuti. I piani proposti sono davvero per tutti i gusti: si va da quelli più semplici, per chi si affaccia per la prima volta nel mondo di Internet da protagonista, a soluzioni con WordPress o Joomla perfette per progetti più complessi. Già con il piano base KeliUser è possibile accedere a 5 GB di spazio, un dominio gratuito e certificazione SSL inclusa. Il prezzo? Solo 19,90€ all’anno, che possono scendere ancora di più se scegliete un piano pluriennale. Se siete utenti più esigenti poi, potete pensare di scegliere un piano con più avanzato. In questo caso vi consigliamo di provare KeliPro, che aumenta lo spazio a disposizione fino a 10 GB su SSD e permette di utilizzare il pannello cPanel e il servizio Backup Plus. È poi possibile scegliere un abbonamento con WordPress incluso, a partire da 29,90€ all’anno. In ogni momento poi, a seconda delle vostre esigenze, potrete passare alla fascia superiore in poco tempo e con una spesa extra contenuta.
Hostinger
State cercando un hosting condiviso estremamente economico ma comunque all’altezza delle aspettative? Allora dovete assolutamente provare Hostinger. Questo provider, infatti, è in assoluto il meno caro fra quelli attualmente disponibile ma propone delle alternative giuste se volete lanciare in rete il vostro progetto senza particolari preoccupazioni. I piani di Hostinger partono da soli 0,80€ al mese e mettono a disposizione un sito web con 10 GB di spazio su SSD e certificato SSL gratuito. In questo caso però dovrete fare i conti con l’acquisto di un dominio e una banda di rete limitata a 100 GB al mese. In questo modo potrete gestire agevolmente un traffico fino a circa 10000 utenti mensili. Se questo non vi soddisfa e volete salire di un gradino vi consigliamo il profilo Premium. Questo, oltre ad aumentare lo spazio su SSD a 20 GB, include un dominio gratuito e larghezza di banda illimitata. Si tratta di un piano che permette già di gestire un discreto traffico di utenti e che ha un costo di soli 2,15€ al mese. Hostinger propone anche una serie di soluzioni con WordPress incluso, che vi semplificheranno notevolmente la vita nella configurazione e gestione del sito web.
GoDaddy
Molto probabilmente avete visto già, almeno online, lo spot commerciale di GoDaddy. Ovviamente non abbiamo scelto il provider per questo motivo ma per l’ottimo equilibrio fra i suoi prezzi e i servizi offerti. Si tratta infatti di un web hosting completo, economico e molto semplice da utilizzare. Una delle caratteristiche più interessanti è senza dubbio la disponibilità di temi preconfigurati. Questi vi daranno la possibilità, con pochi clic, di far decollare subito il sito web in maniera facile e intuitiva. Il piano Economy, quello meno costoso, include già un’email e un dominio gratuito, se decidete di acquistare il piano annuale a soli 6,09€ al mese. Nel pacchetto sono anche inclusi 100 GB di spazio di archiviazione, traffico dati illimitato e la configurazione ottimizzata di WordPress. Si tratta di una soluzione perfetta per siti web di piccole dimensioni. Se tutto ciò non dovesse bastarvi potete puntare sul piano Deluxe, che oltre a offrire le stesse caratteristiche di quello Economy, dispone di spazio di archiviazione illimitato. Tutti gli abbonamenti di GoDaddy vi daranno anche la possibilità di usufruire di 12 mesi gratuiti di Office 365 inclusi nel prezzo.
Netsons
Quando si dispone di un budget limitato, è necessario pensare bene a quale hosting condiviso scegliere. Netsons è una delle migliori alternative in questo senso, grazie a piani davvero low cost ma che comprendono tutto ciò di cui avete bisogno per lanciare il vostro progetto. Hosting Web 10 è la scelta giusta se vi avvicinate per la prima volta al mondo del web e volete esplorarlo prima di lanciarvici a capofitto. Vi sono inclusi 10 GB di spazio web, 5 caselle email e soprattutto un dominio gratuito. Il prezzo è davvero piccolo, solo 2,20€ ogni mese. Il passo successivo è rappresentato da Hosting Web 100. Questa soluzione aumenta lo spazio a disposizione a 100 GB e permette di configurare uno strumento di backup automatico. Il prezzo rimane basso, con un costo di soli 3,10€ al mese. Siete interessati a prestazioni maggiori? Allora non lasciatevi scappare il piano Hosting SSD 30, che include 30 GB di spazio su SSD a soli 5,99€ ogni 30 giorni. Tutti gli abbonamenti di Netsons includono anche particolari soluzioni per la sicurezza, come il certificato SSL gratuito e un sistema di difesa Netsons Web Shield.
Siteground
Siteground è un web hosting condiviso che ci ha colpito soprattutto per una caratteristica non facilmente riscontrabile in altri servizi di questo tipo. Tutti i piani disponibili includono infatti weebly, uno dei migliori site builder attualmente disponibili. Questo significa che progettare e realizzare il vostro sito web sarà un vero e proprio gioco da ragazzi. Il piano StartUp, il più economico fra quelli a disposizione, dà accesso a 10 GB di spazio di archiviazione, un dominio gratuito e certificato SSL incluso. In più è presente anche il backup giornaliero automatico, il tutto a 5,99€ al mese. Se questo non dovesse essere sufficiente vi consigliamo di passare al piano GrowBig, ottimizzato per i siti web di medie dimensioni. Qui lo spazio a disposizione sale a 20 GB e si aggiungono un sistema di backup OnDemand, la cache dinamica dei dati staging e la possibilità di aggiungere collaboratori. Da non sottovalutare la presenza di WordPress su tutte le alternative proposte da Siteground e la possibilità di essere rimborsati nei primi 30 giorni se non soddisfatti. In assoluto una delle migliori alternative per l’hosting condiviso WordPress.
Tophost
Tophost offre una serie di piani di hosting condiviso professionale ben realizzati e con prezzi davvero competitivi. Questo provider è specializzato nella gestione di un server condiviso e permette di ottenere sempre ottime prestazioni, grazie a una gestione delle risorse davvero ben realizzata. Il piano base Topweb include già tutto ciò di cui avete bisogno per iniziare, come 20 GB di spazio di archiviazione e traffico dati illimitato. Non mancano nemmeno un dominio gratuito per sempre e i protocolli HTTPS e HTTP/2. Il prezzo? Solo 14,99€ all’anno. Se siete in cerca di una soluzione più veloce invece, dovreste prendere in considerazione il piano Topweb Plus. Questo migliora lo spazio fisico di archiviazione che sale a 30 GB su SSD. Con questo abbonamento troverete anche la possibilità di utilizzare con pochi clic WordPress, Joomla, Drupal o uno dei numerosi CMS per gestire un e-commerce. Il costo di questo piano è di 26,99€ ogni 12 mesi.
Register
Register è un altro dei grandi nomi del panorama dell’hosting condiviso. Si tratta di un’azienda italiana che si è ritagliata una discreta fetta di clienti, soprattutto a livello nazionale. I piani proposti sono di diverso tipo e riescono a convergere verso le necessità della maggior parte dei clienti. L’abbonamento più economico è Professional, con uno spazio di archiviazione pari a 50 GB su disco SSD. Qui sono inclusi anche il certificato SSL, casella di posta e installazione del CMS con un clic. Particolare attenzione viene anche dedicata alla sicurezza dei vostri dati, grazie a un ottimo sistema che comprende antivirus e antimalware. Molto interessante è anche il piano ottimizzato per WordPress, con un costo di soli 3,50 al mese. Non mancano nemmeno un dominio gratuito per un anno e il traffico illimitato. Se volete utilizzare un hosting condiviso economico e funzionale vi consigliamo di partire con questo abbonamento.
Aruba
Aruba è un’altra azienda tutta italiana, nata nel 1994 ha maturato un’incredibile esperienza nel mondo IT. Nonostante si tratti di un provider che punta molto sull’hosting professionale, anche i piani per server condiviso sono decisamente interessanti e alla portata di tutti gli utenti. Il web hosting Linux rappresenta la fascia più bassa fra quelle disponibili. In ogni caso si tratta di piani calibrati per siti web di piccole e medie dimensioni, che possono comunque aiutarvi a togliervi diverse soddisfazioni. Easy, per esempio, ha un costo di soli 19,99€ per il primo anno e offre spazio di archiviazione e traffico dati illimitati. Non manca il certificato SSL e la possibilità di installare un CMS, per esempio WordPress, con pochissimi passaggi. Se siete interessati esclusivamente a WordPress però, vi consigliamo di scegliere il piano dedicato dell’hosting condiviso Aruba, che include il famoso CMS senza alcuna limitazione nella gestione dello stesso. Anche in questo caso il prezzo è particolarmente contenuto, con un costo di 24,99€ ogni 12 mesi.
Hosting condiviso o dedicato: differenze
In apertura di questa guida vi avevamo già brevemente descritto le differenze fra hosting condiviso e hosting dedicato. Questi due tipi di servizi, infatti, sono studiati per raggiungere lo stesso obiettivo in maniera differente. Un hosting condiviso è la soluzione ideale se vi avvicinate per la prima volta alla creazione di un sito web. Le potenzialità ci sono tutte e potrete creare una piattaforma con tutte le caratteristiche al posto giusto. La struttura di un server condiviso però porta con sé anche dei forti limiti, dovuti soprattutto alla condivisione delle risorse con altri progetti. Se questo fatto dovesse causarvi dei problemi, sarebbe più corretto scegliere un hosting dedicato, anche se più costoso.
Quando scegliere un hosting dedicato
Un hosting dedicato è pensato soprattutto per quei siti web o e-commerce che hanno già raggiunto delle dimensioni di traffico notevoli. In questo caso infatti, un hosting condiviso, porterebbe un degrado delle prestazioni con conseguente calo degli utenti che accedono al sito. Se aveste una piattaforma già avviata, con un buon traffico mensile, potrebbe essere interessante pensare a una soluzione su misura. In questo caso, infatti, le prestazioni sarebbero garantite e ottimizzate sui vostri reali bisogni. Ad ogni modo, prima di prendere questa scelta, vi consigliamo di leggere il nostro approfondimento su tutti gli aspetti dell’hosting.
Domande frequenti
Ora che avete più chiara la situazione sui migliori web hosting condivisi, vogliamo aiutarvi ulteriormente rispondendo alle domande più frequenti su questo argomento. Con ancora un paio di minuti di pazienza, vi assicuriamo che avrete a disposizione tutte le informazioni per scegliere il servizio più adatto alle vostre esigenze.
Un hosting condiviso va bene per WordPress?
Assolutamente sì, un hosting condiviso è perfetto per WordPress. Non è un caso, infatti, se la maggior parte dei provider include già questo CMS nei suoi piani, anche in quelli meno costosi. Un hosting condiviso economico, con WordPress a disposizione, può infatti essere la migliore soluzione possibile per fare esperienza e gestire al meglio il vostro sito web.
Un hosting condiviso va bene per Joomla?
Joomla è l’alternativa a WordPress più utilizzata. Si tratta infatti di una soluzione completamente gratuita e altamente personalizzabile. Con questo CMS potrete creare da zero un sito web in poco tempo, anche se a onor del vero la sua configurazione e un po’ meno intuitiva rispetto a WordPress. In ogni caso un hosting condiviso va bene per Joomla, e vi aiuterà a crescere nella giungla di Internet.
Un hosting condiviso va bene per un e-commerce?
In questo caso la risposta è un po’ più difficile da dare. Un hosting condiviso professionale è ottimo per un e-commerce appena avviato, ancora con un traffico relativamente basso e che deve farsi conoscere dal grande pubblico. Se avete già un negozio virtuale ben avviato o se il vostro progetto vi garantisce una grande crescita in un breve lasso di tempo, vi consigliamo di prendere in considerazione una soluzione più performante.
Riepilogo e conclusioni
Siamo arrivati alla conclusione del nostro approfondimento sull’hosting condiviso. Come avete sicuramente compreso, questa soluzione può essere particolarmente utile se dovete avviare il vostro primo progetto o se il sito web che già gestite è raggiunto da un traffico moderato. In questo scenario, infatti, potrete accedere a un servizio performante e particolarmente economico. L’altra faccia della medaglia vede invece molte limitazioni per progetti già ben avviati e con un alto numero di visite mensili. In entrambi i casi, prima di fare la vostra scelta, vi suggeriamo di approfondire le caratteristiche dei piani che vi abbiamo proposto, in modo tale da affidarvi alla miglior soluzione possibile in base alle vostre esigenze.