Inusuale e probabilmente anche poco “sportivo”. Con una nota, Hewlett Packard ha commentato l’ annuncio di ieri di Dell relativo all’avvio di un buyout azionario per uscire dalla Borsa e riportare il controllo dell’azienda in mano a pochi privati. E il commento è negativo: il management di Round Rock sta commettendo un errore, è in sintesi l’idea di HP, e noi ce ne avvantaggeremo .
Secondo l’azienda di Palo Alto , per Dell si prospetta “un lungo periodo di incertezza e transizione che non farà bene ai suoi clienti”. L’accento viene posto sulla mole del debito contratto con le banche e gli investitori per rilevare le quote azionarie, un peso che graverà sulla possibilità di Dell di investire in innovazione e servizio alla clientela. E addirittura un invito, esplicito, a ripensare ad eventuali acquisti Dell: “Crediamo che i clienti Dell dovrebbero valutare delle alternative, e HP pianifica di raccogliere il massimo da questa opportunità”. In altre parole , spargere qualche dubbio è una strategia di marketing come un’altra.
Tuttavia, se Round Rock piange non si può dire che Palo Alto rida. Le voci di una crisi di leadership e un’imminente cambiamento sostanziale nell’organizzazione societaria di HP si sono rifatte vive proprio in concomitanza con il comunicato diffuso ieri sera, e i dubbi che circondano la direzione assunta dalla strategia di HP negli ultimi tempi non sono poi tanto differenti da quelli relativi a Dell. A suo svantaggio, poi, l’azienda guidata da Meg Whitman ha anche due episodi poco lusinghieri: le acquisizioni poco fortunate di Autonomy e Palm , conclusesi entrambe con pochi vantaggi (qualcuno potrebbe azzardarsi a dire anche nessuno) per Palo Alto.
Come detto, le voci di una riorganizzazione interna di HP con successivo scorporo di alcuni comparti si sono rifatte tangibili nella nottata, coinvolto nella riflessione ci sarebbe pure il consiglio di amministrazione . Le fonti ben informate di AllThingsD si sono affrettate a smentire , ma se la vicenda Dell facesse da precedente verrebbe da dire che dove c’è fumo di ristrutturazione , probabilmente, presto ci sarà anche arrosto.
Luca Annunziata