Sono passati solo pochi giorni dalla rivoluzione annunciata dagli alti vertici di HP. La fine di WebOS, l’acquisizione da 10 miliardi di dollari della software house Autonomy, ma soprattutto la concreta possibilità di scorporare la divisione che gestisce il business dei PC .
Ad intervenire è stato ora Paul Hunter, a capo della divisione britannica del Personal Systems Group della società fondata a Palo Alto. Un messaggio a clienti e osservatori di mercato, partito da una prima ammissione: i cambiamenti annunciati hanno certamente scatenato un periodo di generale confusione.
Ma Hunter ha anche precisato la convivenza di varie opzioni sul futuro dello stesso Personal Systems Group di HP. Tra queste, oltre all’ipotesi scorporo, c’è la possibilità di mantenere il business dei PC all’interno del portfolio della società statunitense . Hunter ha infatti sottolineato come gli attuali progetti siano destinati ad andare avanti.
Ma dal quartier generale di Palo Alto arrivano segnali ambigui. Sono così arrivate notizie circa la possibilità di vendere la divisione PC entro il prossimo dicembre. Proprio mentre i vertici di Samsung Electronics hanno negato con fermezza la possibilità di procedere con l’acquisizione del business di HP.
Nel frattempo il CEO Leo Apotheker – recentemente intervenuto a colloquio con il quotidiano statunitense Wall Street Journal – ha continuato a difendere i principi della sua cura per HP. Spostarsi sui settori più profittevoli come il business enterprise e software . Con i vecchi PC ormai alle spalle.
Mauro Vecchio