HP fa il Chromebook ARM

HP fa il Chromebook ARM

Un nuovo modello da 11 pollici dal prezzo aggressivo. Con una CPU da smartphone e un sistema di carica da telefono cellulare
Un nuovo modello da 11 pollici dal prezzo aggressivo. Con una CPU da smartphone e un sistema di carica da telefono cellulare

Dopo il modello da 14 pollici mostrato all’IDF, HP rilancia: non di solo Haswell vive il Chromebook di Palo Alto, e l’azienda diretta da Meg Whitman mostra cosa è in grado di fare con una CPU ARM tipicamente da cellulare su cui costruire un laptop da 11 pollici con a bordo Chrome OS. Il risultato è il nuovo HP Chromebook 11 , che per ora è in vendita solo negli USA a 280 dollari e mutua alcune delle soluzioni estetiche (ma quasi solo quelle) dal più potente e prestante Chromebook Pixel .

Niente CPU e display ad alta risoluzione nel Chromebook HP: il compromesso cercato è di quelli a basso costo, in questo caso, ma alcune tecnologie un tempo riservate ai portatili di fascia alta trovano il modo di arrivare anche sui prodotti a basso costo. Per esempio lo schermo, pur solo 1366×768 di risoluzione per una diagonale da 11,6 pollici e senza touch, è realizzato con tecnologia IPS per garantire ampi angoli di visione buona qualità dell’immagine. Lo chassis è in lega di magnesio per garantire robustezza, mentre qualche sacrificio va affrontato per lo storage e la RAM, fissati a 16 e 2 gigabyte rispettivamente. Curiosa e originale la decisione di adottare il formato micro-USB per la ricarica delle batterie interne (accreditate di 6 ore di autonomia): in pratica il Chromebook 11 di HP può condividere lo stesso alimentatore del Nexus 4 o del Nexus 7. In seguito sarà anche rilasciata una versione con connettività LTE.

La CPU è un’altra peculiarità del laptop: si tratta di una Exynos dual-core ( 5250 Gaia , due core A15 e una GPU Mali T604), roba che di solito si trova negli smartphone o nei tablet e che invece in questo caso funge da motore per far girare Chrome OS. Il sistema operativo cloud di Mountain View si appoggia largamente sui servizi in linea per la produttività, dunque lo storage locale e i cavalli del processore non sono indispensabili per tenere testa alle web-app. Dalla sua, una CPU ARM ha il pregio di consumare e scaldare meno : in questo modo il Chromebook rimane sottile, silenzioso (non ci sono ventole), e non ha elementi di assemblaggio in vista (niente viti ecc) grazie alla costruzione in lega. La concessione all’estetica principale è il corpo bianco con dettagli di colore rossi, gialli, verdi o blu, ma è disponibile anche una variante tutta nera.

In più, per indorare la pillola, Google mette sul piatto anche 100GB di storage su Drive gratis per 24 mesi , 60 giorni di accesso illimitato a Google Play Music e un pacchetto di 12 accessi al WiFi in mobilità di GoGo Inflight. Tutto questo per un prezzo di vendita di meno di 300 dollari. Agli utenti e potenziali acquirenti l’arduo compito di stabilire se quello che a tutti gli effetti è un netbook di un paio di anni fa (nelle forme, più che nella tecnologia impiegata) valga la spesa.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
9 ott 2013
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