Dolorosi tagli al personale , vendite in calo , la contestata acquisizione della software house britannica Autonomy. Il 2012 è stato un vero e proprio annus horribilis per il colosso statunitense Hewlett-Packard (HP), ora culminato con le dimissioni del chairman Raymond J. Lane dalla prima poltrona nel consiglio di amministrazione dello storico produttore di PC.
Come annunciato dai vertici dell’azienda di Palo Alto, l’investitore Ralph Whitworth – nella board of directors dal 2011 – prenderà il comando ad interim di HP, in attesa del nuovo chairman che avrà il delicato compito di risollevare le delicatissime sorti finanziarie. Pressato dagli azionisti, Raymond Lane lascia il timone dell’azienda a stelle e strisce pur intenzionato a finire il suo lavoro come semplice director nel CdA.
Alla fine del 2012, HP aveva chiesto alla Securities and Exchange Commission (SEC) di avviare un’indagine contro i vertici di Autonomy, accusati di frode fiscale per aver diffuso informazioni volutamente errate sullo stato delle proprie finanze.
La svalutazione della software house aveva dunque portato ad un buco da 8,8 miliardi di dollari per HP , alla fine del suo peggiore anno finanziario dal lontano 2002. ( M.V. )