Le società di analisi lo avevano previsto , e ora arriva la conferma con i risultati trimestrali di Hewlett-Packard: la decrescita continua rallenta, gli utenti e (soprattutto) le aziende tornano ad acquistare nuove macchine brandizzate e si intravede una luce in fondo al tunnel del mercato dei PC.
Il primo trimestre dell’anno fiscale 2014 di HP è andato decisamente meglio del previsto, con la corporation statunitense che ha incamerato profitti per 1,4 miliardi di dollari su 28,2 miliardi di ricavi complessivi. Gli analisti, per contro, avevano previsto ricavi pari a 27,2 miliardi di dollari.
La corposa fase di ristrutturazione imposta dal CEO Meg Whitman è quasi giunta a compimento, e oltre ai ricavi superiori alle attese la vera sorpresa del trimestre sono le performance della divisione PC: il segmento “Personal systems” ha fatto registrare un +4 per cento, con una crescita nelle vendite aziendali dell’8 per cento e una riduzione del 3 per cento nel caso dei PC consumer.
Whitman spiega i risultati con la fase di rinnovamento del parco macchine dovuta alla prossima conclusione del supporto a Windows XP, ma il CEO di HP parla anche della necessità di acquistare PC aziendali per fare del “vero lavoro” oltre a dotare i propri dipendenti di gadget alla moda come i tablet. È un segno di stabilizzazione per il mercato complessivo dei PC, spiega Whitman.
Alfonso Maruccia