Un piano di ristrutturazione che non sembra avere fine: HP, come anticipato nel mese di novembre agli analisti, conferma il taglio di altri 5mila posti. Il ridimensionamento della forza lavoro annunciato nel 2012 finisce così per investire un totale di 34mila persone, all’incirca l’11 per cento del personale su cui l’azienda faceva affidamento fino a due anni fa.
Comunicata alla SEC nei documenti depositati a fine anno, la nuova tornata di licenziamenti avverrà da qui al mese di ottobre, e dovrebbe essere l’ultima, stando alle parole dei vertici dell’azienda: non è dato sapere quali sono i settori e i paesi in cui HP ha deciso di sfrondare.
Di certo c’è però la drasticità della decisione, dovuta alle “pressioni del mercato e del business”, in uno scenario che resta critico , nonostante l’ ottimismo del CEO Meg Whitman, i risultati positivi conseguiti con l’ultima trimestrale e la fiducia accordata dagli investitori.
Non sembra essere un buon momento neppure per i dipendenti di Sony: secondo notizie che giungono dal Giappone, l’azienda starebbe offrendo ai dipendenti locali della sussidiaria Sony EMCS posizionati ai piani medi e alti della gerarchia la possibilità di lasciare il proprio posto a condizioni favorevoli, con lo scopo di contenere i costi.
Gaia Bottà