Hewlett Packard torna a disporre grandi manovre: per consolidare la propria presenza nel mercato del networking dedicato ad imprese sempre più orientate al mobile ha acquisito Aruba Networks per 2,7 miliardi di dollari.
Dopo la controversa operazione Autonomy, avviata nel 2011 con un esborso di 12 miliardi di dollari e ancora capace di mostrare i propri strascichi, quella di Aruba Networks è la acquisizione più importante per HP nella sua parca gestione ad opera di Meg Whitman: Aruba Networks entrerà a far parte della nascitura divisione Enterprise Group, e le sue competenze, le sue tecnologie e la sua posizione sul mercato saranno sfruttate per arricchire l’offerta di servizi di networking wireless e di integrazione mobile dedicati al mondo business.
Con la transizione al mobile da parte di aziende e istituzioni, che dispensano connettività per i dispositivi dei propri dipendenti e utenti, le soluzioni di networking non possono più costruire sulle infrastrutture che guardano al passato, sostiene HP: la partita si gioca sullo standard WiFi 802.11ac e sulle sue potenzialità, e con l’acquisizione di Aruba Networks, sostiene il CEO Whitman, “HP offrirà le soluzioni più semplici e sicure per supportare le imprese nell’agevole implementazione delle reti mobile di nuove generazione”.
Basteranno i 729 milioni di dollari incassati nel 2014 da Aruba Network e le sue prospettive di crescita a rimediare ai cali fatti registrare nell’ultima trimestrale dal colosso di Palo Alto nel settore del networking? Secondo gli osservatori gli effetti dell’acquisizione saranno visibili a lungo termine, quando la complementarità delle due aziende si dispiegherà appieno in ambito tecnologico ma soprattutto sul piano della presenza sul mercato.
Gaia Bottà