Qualcuno dirà che era solo questione di tempo: Hewlett-Packard ha annunciato un “riallineamento organizzativo” che porterà all’accorpamento della divisione stampanti (IPG) e personal computer (PSG) in un comparto unico chiamato Printing and Personal Systems Group .
Il business delle stampanti è in discesa, quello dei PC soffre la stagnazione , e per meglio prepararsi alle sfide del prossimo futuro il management del colosso statunitense decide di semplificare la struttura aziendale mettendo assieme due business che da soli rappresentano circa la metà dei 30 miliardi di ricavi trimestrali dell’azienda.
A guidare il nuovo gruppo ci sarà Todd Bradley – già vicepresidente del gruppo PSG dal 2005 – mentre il responsabile di IPG Vyomesh Joshi è sulla via della pensione dopo 31 anni passati con HP. L’azienda dice che l’accorpamento delle due entità prima separate “razionalizzerà la strategia go-to-market, il branding, la catena dei fornitori e il supporto clienti in tutto il mondo”.
Press release a parte, la verità sullo stato delle cose aveva già avuto modo di dirla il nuovo CEO Meg Whitman, il terzo amministratore delegato assunto da HP in meno di tre anni: “Non abbiamo fatto gli investimento che avremmo dovuto fare nel corso degli anni passati per rispondere alle aspettative dei clienti e ai trend di mercato – aveva detto Whitman – E come risultato, oggi assistiamo all’erosione nei ricavi e nei profitti”.
Alfonso Maruccia