Giunge un secco no all’ipotesi dell’acquisizione di HP da parte di Xerox. L’operazione non si farà, almeno per il momento. L’offerta è stata rispedita al mittente. A renderlo noto un comunicato ufficiale comparso sul sito del gruppo di Palo Alto, una lettera indirizzata direttamente a John Visentin, numero uno di Xerox Holdings Corporation.
Il nostro consiglio di amministrazione ha analizzato e considerato la vostra proposta non sollecitata del 5 novembre 2019, in occasione di un meeting con i nostri consulenti finanziari e legali. Abbiamo concluso all’unanimità che sottostima in modo significativo HP e che non è nei migliori interessi dei nostri azionisti.
HP dice no all’acquisizione di Xerox
L’offerta in questione proponeva un acquisto a fronte di un investimento quantificato in 22 dollari per azione. La replica non può essere etichettata come diplomatica: viene messo nero su bianco come la valutazione non sia stata ritenuta all’altezza e come la situazione finanziaria della società proponente non offra sufficienti garanzie per il futuro di un business congiunto. Ciò nonostante la società non chiude le porte alle trattative, con tutta probabilità puntando a strappare un accordo migliore.
L’azienda sta attraversando uno dei momenti più delicati della sua storia. In seguito allo split del 2015 che ha diviso il business di HP (principalmente legato a PC e stampanti) da quello di Hewlett Packard Enterprise (soluzioni per data center e imprese), le cose non sono andate esattamente come sperato. Nei mesi scorsi l’annuncio di un avvicendamento sulla poltrona di amministratore delegato, fuori Dion Weisler e dentro Enrique Lores, giunta in concomitanza con l’ufficializzazione di un pesante taglio della forza lavoro: via fino a 9.000 dipendenti a livello globale, il 16% circa di quelli impiegati nel mondo.